Hong Kong, nuovo scontro tra Cina e Usa: gli americani si schierano coi manifestanti

Tensione tra i vertici Usa e Cina per gli scontri ad Hong Kong. Gli americani si schierano con i manifestanti

hong kong

Nuovo scontro tra America e Cina: gli Usa approvano un pacchetto di norme a favore dei manifestanti di Hong Kong.

Scontri ad Hong Kong

Non si arresta l’ondata di protesta ad Hong Kong, nata come movimento contrario ad un emendamento sull’estradizione e poi finita per diventare una vera e propria lotta contro l’ingerenza di Pechino nella regione.

Il Politecnico Universitario è diventato il simbolo della strenua resistenza dei giovani cinesi. La governatrice della regione, Carrie Lam, ha chiesto la resa degli oltre 100 studenti asserragliati nel Poly U. La Lam ha promesso un trattamento umano dei manifestanti e nessuna repressione forzata.

Tensione Usa Cina

Dagli Stati Uniti si concretizza l’intervento americano preannunciato nei giorni scorsi. Mitch McConnell, leader di maggioranza al Senato, aveva già invitato il presidente Trump a schierarsi dalla parte dei manifestanti, che il leader  ha appellato come “uomini e donne coraggiosi”.

Il Senato americano ha, quindi, approvato all’unanimità lo “Hong Kong Human Rights and Democracy Act”, una serie di leggi a sostegno dei manifestanti della regione cinese.

Intanto il Ministro degli Esteri cinese ha espresso la sua contrarietà alla scelta del governo americano.

“Condanna con forza e si oppone alla mossa Usa che è una interferenza negli affari interni della Cina”

ha detto il portavoce della Cina.

Prima di arrivare al Presidente Donald Trump, il testo passerà alla Camera dei Rappresentanti che, d’accordo col Senato, dovrà redigere un testo approvato da entrambi i rami del Congresso in attesa della firma del Presidente.

Il testo dell’Hong Kong Human Rights and Democracy Act, approvato dal Senato, prevede sanzioni per le autorità cinesi che violino i diritti dei manifestanti e vieta la vendita di lacrimogeni e attrezzature utilizzate dalle forze dell’ordine per reprimere le proteste.

 

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