Gregoretti, la difesa di Salvini: “Il governo tedesco ci avvertì dei rischi”

Si delinea la linea difensiva dell’ex Ministro dell’Interno sul caso Gregoretti. Il governo tedesco lanciò un allarme per 3 soggetti pericolosi a bordo della nave.

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La difesa di Salvini parla di un avvertimento di Berlino sul caso Gregoretti: qual era davvero il rischio?

Il caso Gregoretti: nave ferma in mare per 4 giorni

Il caso Gregoretti che ha infiammato l’estate politica si avvia verso la conclusione. Era lo scorso luglio quando 131 migranti furono tratti in salvo dalla Guardia Costiera, prima di ricevere il via libera e poter sbarcare nel porto di Augusta, attesero 4 giorni.

Ed è proprio da quell’attesa che si è deciso di avviare un processo contro l’allora Ministro dell’Interno, Matteo Salvini.

Per mercoledì prossimo è atteso il voto al Senato e  comincia a delinearsi la strategia difensiva del leader del Carroccio.

A quanto sembra, come riporta anche Il Giornale, lo sbarco della Gregoretti subì dei ritardi, non solo nell’attesa di trovare un accordo sulla ricollocazione dei migranti a bordo della stessa. Il reale motivo dell’attesa sarebbe da addurre ad una segnalazione del governo tedesco che l’anciò un allarme:

“A bordo ci sono 3 soggetti in grado di mettere a rischio la sicurezza nazionale”.

Sarebbero state queste le motivazioni che avrebbero spinto Matteo Salvini a vietare lo sbarco della nave con a bordo 131 naufraghi.

Il voto in Senato

In un’intervista per il New York Times, il leader del Carroccio non ha esitato a paragonare la vicenda che lo vede coinvolto nel caso Gregoretti al processo per Impeachment contro il presidente Trump.

In entrambi i casi si tratterebbe, secondo il leader leghista, di un tentativo da parte dela sinistra di portare a casa dei risultati che con mezzi democratici non riuscirebbe ad ottenere.

Intanto il prossimo mercoledì è previsto il dibattimento in Senato e la frangia leghista, che ha votato all’unanimità per il processo, non sarebbe del tutto compatta.

Alcuni consiglieri temono, infatti, che il sì in Senato potrebbe trasformare il caso Gregoretti in un boomerang contro Salvini.

 

 

 

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