Gorizia, bimbo caduto nel pozzo: la copertura non ha retto il suo peso

Ricostruiti gli ultimi attimi di vita di Stefano, il bimbo caduto in un pozzo artesiano a Gorizia, mentre partecipava ad una caccia al tesoro.

bimbo pozzo

Il piccolo sarebbe salito su una botola, che però non ha retto il suo peso. In un attimo si è consumata la tragedia. Il bimbo è morto sul colpo cadendo nel pozzo profondo 30 metri.

La terribile morte di Stefano

Si chiamava Stefano il bimbo caduto in un pozzo artesiano, mentre partecipava con altri coetanei ad un campo estivo.

Dodici anni appena, il suo triste destino si è consumato in pochi attimi. L’incidente è avvenuto nel parco Coronini Cromberg a Gorizia.

Il bimbo sarebbe salito sulla botola metallica posta sul pozzo, che in quel momento era chiusa, ma non ha retto al suo peso facendolo precipitare nel vuoto.

La copertura, stando al racconto sei soccorritori, era alloggiata all’interno, a circa 70 centimetri dalla bocca del pozzo.

Stefano è precipitato per 30 metri. Un volo di 30 metri che si è rivelato fatale. Il pozzo era privo d’acqua e nulla ha potuto attutire la sua caduta.

Il piccolo Stefano stava partecipando insieme a un gruppo di coetanei a un Centro estivo organizzato dai Salesiani.

Al momento della tragedia, i due gruppi, composti ognuno da 7 bimbi, stavano partecipando ad una caccia al tesoro. Pare che uno dei bigliettini della caccia fosse stato posizionato sulla copertura del pozzo.

Indagini in corso

Il piccolo Stefano è salito su e la botola si è aperta. Immediati sono giunti i soccorsi, ma poche erano le speranze di ritrovare in vita il bimbo.

Sin dall’inizio, infatti, Stefano non rispondeva alle parole dei vigili del fuoco. Quando è stato recuperato il suo corpo, per lui non c’è stato nulla da fare.

Ora, spetta agli inquirenti se per la morte del piccolo Stefano ci siano delle responsabilità, sia da parte degli operatori del campo estivo, sia dei manutentori del parco.

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