Gilet gialli a Parigi, alta tensione e scontri: arrestate più di 60 persone

Gilet gialli a Parigi: ad un anno dalla protesta, di nuovo in piazza. La tensione è alta. Gli arrestati sono 61.

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Parigi: è il fine settimana della collera con i gilet gialli in Place d’Italie

Chi sono i gilet gialli di Parigi

Il movimento dei gilet gialli è nato a Parigi il 17 novembre del 2018. Si tratta di un movimento spontaneo di protesta. Il loro luogo di organizzazione principale sono i social network. Il movimento ha già provocato diversi scontri a Parigi ma anche in tutta la Francia. In altri paesi, movimenti simili, manifestano pacificamente. I gilets jaunes sono nati per protestare contro l’aumento dei prezzi della benzina e del costo della vita. Il loro intento è quello di chiedere la riduzione delle tasse e l’introduzione della tassa di solidarietà sulla ricchezza o i salari minimi.

A Parigi è caos

Didier Lallement, prefetto della Capitale francese, ha dichiarato, come si evince su TgCom24, che sono stati oltre 1500 i controlli della polizia nelle aree vietate ai gilet gialli. Quelli che hanno manifestato oggi, 16 novembre, appartengono, in realtà, al gruppo di ultra-gialli. I disordini maggiori sono stati generati dai black block che hanno danneggiato beni di pubblica utilità, negozi, autovetture. I fermi sono saliti a 105.

Il Presidente della Repubblica Emmanuel Macron, ha dichiarato di seguire attentamente le contestazioni e la presenza, in particolare, dei casseur.  Tra le decisioni principali, quella di vietare le manifestazioni in alcune aree della città. Il prefetto ha affermato:

“Le persone di buona fede lascino la piazza. Dopo gli scontri e i roghi la polizia agirà in modo molto deciso, arrestando tutti quelli che lanciano sassi o sono a volto coperto”.

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