Genitori separati, come influisce la terribile situazione sui figli?

I genitori separati condizionano la vita dei figli? Vediamo insieme come influisce su di loro la terribile situazione

Genitori separati
Genitori separati

Il numero delle coppie di genitori separati aumentano in maniera vertiginosa. Sempre più bambini si ritrovano a vivere in una nuova condizione sociale e tutto potrebbe farli crescere nel peggiore dei modi.

Tutti sognano la famiglia felice e unita

Tutti i bambini sognano di vivere in un clima sereno, con due genitori che si amano e rispettano.

L’immagine di quella struttura parentale di un secolo fa, della famiglia tradizionale composta da una coppia di genitori con dei figli e con i nonni che abitano nella stessa città è lontana anni luce.

Quel focolare domestico di giovani sposi pronti a costruire qualcosa di bello e duraturo sembra ormai un’utopia.

Ai nostri giorni, gruppi del genere costituiscono sempre più l’eccezione e non la regola in una contemporaneità nella quale famiglie allargate risultano essere la normalità.

Cosa prova un bambino in questa situazione?

La separazione dei genitori per un bambino risulta essere sempre un fattore traumatico, ma ciò che incide in maniera peculiare è l’età del minore e il grado di conflitto con madre e padre.

Ogni bambino reagisce in modo diverso alla separazione o al divorzio dei genitori.Di fatto esso induce non solo una sorpresa ma anche uno spavento nonostante l’evento si respiri già da tempo nell’area.

Mentre la coppia genitoriale giunge alla conclusione che non ci sia più futuro e l’unica soluzione sia la separazione, i bambini si sentono confusi, preoccupati e insicuri di fronte al nuovo status quo.

Sentimenti di colpa, sbalzi d’umore, crisi di pianto e rabbia eccessiva nei confronti di uno dei genitori risultano essere i vissuti di un bambino che rifiuta la separazione.

Risulta essere fondamentale cercare di capire il dramma che sta vivendo il minore, tenendo conto dei suoi sentimenti. Non sempre il linguaggio verbale risulta essere la voce di un bambino che soffre. A volte i loro comportamenti rivelano molto di più.

La sofferenza di un bambino può indurre a uno stato di chiusura e introversione sociale, oppure a un attaccamento smisurato verso il genitore con cui vive per paura di perderlo.

Alcuni bambini che soffrono possono retrocedere nel comportamento assumendo un linguaggio infantile, oppure un atteggiamento oppositivo e ribelle, finanche aggressivo verso il genitore che ritengono colpevole della situazione o che si sentono abbandonati.

I bambini fin dalla nascita dipendono totalmente dai loro genitori, sia fisicamente sia emotivamente, la separazione da un genitori genera un conflitto emotivo intenso, specie se è la madre.

Qualsiasi sia il motivo dell’assenza di uno dei genitore risulta essere fondamentale per il bambino la continuità affettiva mostrando foto, giochi o altro che ricostruisca un ricordo sano del genitore.

Le fasi del disagio a seconda dell’età

Intorno ai 5 anni i bambini cominciano ad essere un po’ più indipendenti, ma la separazione dei genitori può comunque metterli in crisi,  a tal proposito possono verificarsi disturbi del sonno e del linguaggio.

Di solito i bambini di quest’età sono molto sensibili ai richiami  dei genitori perché le percepiscono come critiche rivolte a se stessi.

Tra i 5 e gli 8 anni i bambini amano parlare di loro con i propri genitori, spinti dal desiderio di instaurare una relazione.

Tra gli 8 e i 12 anni i bambini riescono ad esprimersi con chiarezza denunciando la loro sofferenza emotiva. Amano mettersi alla prova, conoscere il mondo esterno e soprattutto adorano sperimentarsi fuori dal nucleo familiare investendo e partecipando in nuove attività.

La fase più critica risulta essere quella dell’adolescenza, tra i 12 e i 16 anni, i ragazzi sento sempre più l’esigenza di spiccare il volo ed essere indipendenti dai loro genitori.

In questa tappa d’età sia la separazione che il divorzio risultano essere molto invalidanti, se si sentono sotto pressione reagiscono con ira e rifiuto.

In questa fase nasce sempre più l’esigenza dell’indipendenza soprattutto quando devono prendere parte ad attività extrascolastice.

Qualunque sia la tappa d’età per un bambino la famiglia rappresenta sempre la base sicura che non vorrebbe mai vedere separata.

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