Gallipoli, nuovo sbarco di migranti: tra loro anche due scafisti

Sono 34 in totale, tutti di nazionalità irachena ed iraniana. Fra i migranti, presenti anche 11 minori, 4 dei quali non accompagnati.

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Una volta giunti a terra sono stati tutti visitati. L’imbarcazione è stata avvistata verso l’una della notte scorsa.

Nuovo sbarco di migranti a Gallipoli

Nuovo sbarco di migranti sulle coste salentine: la scorsa notte sono arrivati a Gallipoli 34 migranti, tra cui due scafisti. L’imbarcazione su cui viaggiavano i naufraghi, una barca a vela lunga una decina di metri, è stata avvistata intorno all’una della notte scorsa dai militari della Guardia di Finanza della cittadina pugliese.

Come riferisce anche Leccenews, i cittadini stranieri sono tutti di origine iraniana ed irachena. Tra loro ci sono anche sei donne e 11 minorenni, dei quali quattro non accompagnati.

Il gruppo dei naufraghi è ora in attesa di essere sistemato in qualche centro di accoglienza.

Fermati due scafisti

I migranti giunti a Gallipoli sono stati soccorsi e poi visitati dal personale medico presente. Al gruppo sono stati effettuati anche i tamponi, per accertare eventuali contagi da coronavirus. Nessuno verserebbe in condizioni particolarmente critiche, nonostante siano rimasti in mare per diverse ore.

Al termine dei controlli medici, i 34 sono stati tutti trasferiti presso il centro di prima accoglienza “Don Tonino Bello”, dove saranno effettuate le procedure di identificazione.

Due individui tra i 34 migranti, entrambi di nazionalità turca, di 28 e 46 anni, sono stati fermati ed interrogati dalla Guardia di Finanza perché ritenuti gli organizzatori della traversata.

La cittadina pugliese è spesso meta di sbarchi di migranti, soprattutto provenienti dal Medio Oriente. Lo scorso settembre, infatti, la Guardia di Finanza aveva bloccato un’imbarcazione con a bordo 67 migranti di nazionalità pakistana. Nel gruppo erano presenti anche 14 minori.

Gli scafisti a bordo di quell’imbarcazione tentarono la fuga in mare, ma furono avvistati e fermati dalla Guardia Costiera. Arrestati poi per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

 

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