Funivia Mottarone, il piccolo Eitan ha lasciato l’ospedale: è tornato a casa con la zia

Il bambino, le cui condizioni sono in continuo miglioramento, è stato trasferito in ambulanza presso l’abitazione torinese della zia Aya.

Eitan dimesso dall'ospedale

Accanto a lui, sempre presente, l’equipe di psicologi del Regina Margherita di Torino, che lo sta seguendo passo passo e continuerà a farlo anche dopo le dimissioni.

Il piccolo Eitan torna a casa

Il piccolo Eitan è finalmente fuori pericolo. Il bambino di 5 anni, unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, è tornato a casa con la zia Aya, sorella del papà, che da quel drammatico giorno gli è rimasta sempre accanto.

Nell’incidente del Mottarone avvenuto domenica 22 maggio, il bambino ha perso l’intera famiglia: il papà Amit, la mamma Tal, il fratellino di due anni Tom e i bisnonni materni, Barbara e Itshak.

Insieme ad un team di psicologi e circondato dall’affetto di nonno e zia, nei giorni scorsi, Eitan ha scoperto la verità.

Il bambino, che sin da subito ha chiesto della mamma e del papà, non ricorderebbe nulla di quella tragica domenica mattina, né della caduta della funivia.

“Ora le sue condizioni sono molto migliorate. La sua prognosi è di 60 giorni. Proseguirà il percorso terapeutico dal punto di vista psicologico ed effettuerà future visite di controllo”,

hanno spiegato i sanitari dell’ospedale Regina Margherita di Torino, dove il piccolo è stato ricoverato subito dopo l’incidente.

Questa mattina Eitan è stato accompagnato in ambulanza a casa della zia Aya, a Torino. Il sogno di Amit e Tal era quello di tornare in Israele e sarà lì che forse il bambino potrebbe andare a vivere in un futuro prossimo.

Leggi anche –> Tragedia della funivia, il piccolo Eitan si è svegliato e parla con la zia: richieste di adozione da tutta Italia

La commovente lettera della zia

Alla cerimonia funebre che si è tenuta qualche settimana fa, Aya Biran ha voluto salutare la sua famiglia con una lunga lettera:

“MIO AMIT, MIO PICCOLO FRATELLINO, MIA AMATA TAL-TAL E NOSTRO TOMI-TOM. NON HO PAROLE PER DESCRIVERE QUANTO CI MANCHERETE. QUANDO CI AVETE RAGGIUNTO A PAVIA, EITAN AVEVA SOLO UN MESE, LE MIE BIMBE DUE E 18 MESI. PER LA PRIMA VOLTA DA ANNI ABBIAMO AVUTO UNA FAMIGLIA IN ITALIA”

si legge nella missiva indirizzata al fratello Amit, papà del piccolo Eitan. È proprio grazie a lui e a quel suo ultimo abbraccio se il bambino è riuscito a sopravvivere.

“IO E MIO MARITO FAREMO DI TUTTO PERCHÉ I VOSTRI DESIDERI E I VOSTRI SOGNI PER EITAN DIVENTINO REALTÀ. SIETE SEMPRE NEL NOSTRO CUORE E ANIMA, IN OGNI SECONDO. VI VORREMO BENE PER SEMPRE”

si legge ancora nella lettera di Aya.

Per ora il piccolo Eitan resterà a casa con la zia. Accanto a lui c’è anche il nonno materno. Qualche giorno fa sono arrivati in Italia anche la zia Gali, sorella di Tal, e suo marito Tom.

Al momento non hanno potuto vedere il bambino per le norme anti-covid, ma hanno promesso di tornare presto in Italia per occuparsi di lui.

Leggi anche –> Tragedia funivia, Eitan tra la vita e la morte salvato dall’abbraccio del papà: “Ha perso tutti”

Impostazioni privacy