Foggia, rissa tra extracomunitari sfocia in un incendio: grave un senegalese

Gravissime le condizioni di un senegalese coinvolto nella rissa tra migranti a Foggia.

Foggia RissaNotte di paura nelle campagne vicino Foggia dove vivono circa 1.500 migranti di diverse nazionalità. A dare l’allarme per una rissa seguita da un pericoloso incendio della baraccopoli è stato, infatti, proprio uno dei suoi residenti.

La ricostruzione della rissa e dell’incendio

Secondo le prime ricostruzioni l’incendio sarebbe stato solamente una conseguenza di una violenta rissa. Ad avere la peggio nella baraccopoli sorta a pochi passi dal Cara, Centro Richiedenti Asilo Politico, sarebbero stati due ganesi ed un senegalese.

Se per i primi due citati si sarebbe trattato di ferite superficiali, quest’ultimo versa in condizioni gravissime con traumi facciali ed addominali. Le sue condizioni, infatti, sono molto preoccupanti al momento.

Avvertiti da alcuni migranti spaventati per la situazione, i vigili del fuoco hanno avuto non poche difficoltà a mettere in sicurezza il luogo. Dinanzi ai caschi rossi, infatti, si sarebbe verificata una vera e propria sassaiola tra migranti.

Dalle prime informazioni emerse sembrerebbe che la rissa sia nata per alcune faide interne tra senegalesi e gambiani. Sarebbero state più di dieci le persone coinvolte nello scontro prima che qualcuno, in segno di rabbia, appiccasse il fuoco alle baracche.

Intervento dei vigili del fuoco

Per placare l’incendio e bonificare definitivamente l’area ci sono volete diverse ore e ben 6 squadre di pompieri. Inoltre la situazione ha creato un pericoloso assembramento tra tutti i migrati rimasti sfollati, circa 500.

Questa però non è la prima volta che la baraccopoli abusiva tiene impegnati i caschi gialli del foggiano. Prima di questo episodio, infatti, era già successo lo scorso 12 giugno, dove fu rinvenuta persino una vittima.

Anche il 4 febbraio, un’esplosione di una bombola del gas in zona provocò un incendio, portando con sé una donna africana. Infine, il primo episodio si sarebbe verificato il 1° novembre 2018, dove anche in questo caso fu registrata una perdita.

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