Foggia, il presunto assassino di Tiziana Gentili scrive sui social: “Sono pericoloso”

Gli inquirenti stanno indagando su Gerardo Tarantino. Si ipotizza che in passato fosse amico della vittima.

I figli non erano presenti nel momento del delitto, ma i vicini hanno sentito le urla e chiamato i carabinieri.

L’omicidio

Tiziana Gentili, una donna di 48 anni che lavorava come bracciante agricola, sarebbe stata assassinata a casa sua, precisamente in via “La Bellarte” ad Orta Nova in provincia di Foggia, dove abitava con i suoi due figli di 17 e 18 anni.

Gli inquirenti stanno indagando su un conoscente della vittima e del suo ex marito.

Al momento è l’unico sospettato. Ha 46 anni circa, si chiama Gerardo Tarantino e si è presentato di sua volontà presso la Caserma dei Carabinieri. L’uomo abitava vicino Tiziana.

La donna si era separata da poco tempo con il marito, lui è molto conosciuto in tutto il paese dato le sue attività nella squadra di calcio locale.

Il giorno della tragedia i vicini hanno dato l’allarme e chiamato subito i carabinieri a causa delle forti urla che provenivano dall’abitazione.

In un video sulla scena del delitto è presente il signor Gerardo dove grida il nome dell’ex marito della vittima, sembrerebbe che i due uomini avessero avuto dei diverbi, ma in passato probabilmente erano amici.

Secondo le indagini degli inquirenti il movente del delitto è stato un litigio accaduto tra Tiziana e la moglie dell’aggressore sul posto di lavoro, per ragioni lavorative. 

E’ emerso dalle prime informazioni che la vittima è stata trovata con una grave ferita al collo causata da un coltello di campagna.

Non è ancora ben chiaro dove si trovassero i due figli nel momento del delitto.

Il messaggio del presunto assassino sui social 

Gerardo Tarantino ha una personalità complessa, addirittura ha scritto un messaggio al proprio figlio sui social con frasi sconnesse del tipo: 

“Ti ho consegnato tutto, divisa, tesserino e l’abito di San Gerardo. Il mio borsone di lavoro in campagna; ora sei tu il capo a casa, ti dono casa e terre e le mie carte elettroniche. Sono un latitante a papà, vi farò vedere io, scusa… Devo camminare senza documenti, sono pericoloso, so mangiare erba, senza soldi sono”.

Questi messaggi deliranti sono stati anche riportati dal giornale locale di Foggia Città Aperta.

Inoltre il figlio del presunto assassino è ancora minorenne.

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