Foggia, ospiti della Rsa tutti positivi al Covid: contagi partiti da un’operatrice

Contagiati anche 28 dipendenti. Per sopperire alla mancanza di operatori, l’Azienda sanitaria ha inviato medici Usca, che effettuano controlli quotidiani.

anziani positivi rsa
residenze per anziani-immagine pixabay

Intanto, i parenti dei degenti lamentano una situazione insostenibile.

Contagiati gli ospiti di una Rsa di Foggia

Il coronavirus non ha risparmiato nessuno degli anziani ospiti di una Rsa di Foggia, che sono risultati tutti positivi al coronavirus.

Nella struttura sono stati contagiati anche 28 dipendenti. Come riferisce anche La Repubblica, i contagi sarebbero partiti da una operatrice socio sanitaria, che, nell’ultima settimana di ottobre aveva iniziato ad accusare leggeri sintomi del virus. Da allora, la Oss è in isolamento domiciliare e le sue condizioni non desterebbero preoccupazione.

Sembra che i contagiati siano tutti asintomatici, tranne alcuni pazienti affetti già da patologie pregresse. Per sopperire alla mancanza di personale sanitario, è intervenuta l’Azienda sanitaria locale che ha inviato nella struttura 4 medici Usca, che fanno parte dell’unità speciale di continuità assistenziale.

I quattro effettuano visite quotidiane, al mattino e al pomeriggio. Intanto, l’Asl si sta occupando anche della gestione igienico-sanitaria della struttura.

 La testimonianza dei parenti dei degenti

“La situazione è terribile. Non lo vedo da lunedì scorso”

ha raccontato una donna, che ha il padre ricoverato proprio nella Rsa.

Nell’ultima settimana, secondo indiscrezioni, sarebbero tre gli anziani deceduti, ma si attendono conferme ufficiali. Per due di loro si è reso invece necessario il ricovero in ospedale.

“Abbiamo anche portato in struttura quattro bombole per l’ossigeno per i nostri cari. Chiediamo che venga fatta al più presto chiarezza”

hanno dichiarati alcuni parenti.

Intanto, l’operatrice socio sanitaria risultata positiva al covid e da cui sarebbe partito il contagio degli ospiti della Rsa, è in isolamento domiciliare da circa una settimana.

Le sue condizioni non sarebbero preoccupanti.

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