Flavio Insinna, la denuncia dell’ADM: ‘Vendita illegale di prodotti contraffatti’

Un video denuncia che rivela aspetti che nessuno conosceva su un commercio illegale su internet. Flavio Insinna c’ha messo la faccia in questa denuncia

Flavio Insinna, la denuncia sui prodotti in commercio

Flavio Insinna ha prestato il volto per un’importante campagna social dell’Agenzia Dogane e Monopoli (ADM). Lo scopo è contrastare il commercio di farmaci illegali e contraffatti. Oltre ad essere un sistema illegale è molto rischioso per la nostra salute.

La campagna dell’ADM contro il commercio illegale

Il protagonista della campagna è l’amato conduttore RAI è Flavio Insinna. Con la sua parlantina sciolta è in grado di spiegare in modo semplice il fenomeno. Ha messo in guardia anche tutti i cittadini, parlando dei possibili rischi anche per la salute.

Nel video Flavio spiega che il traffico illegale di farmaci a livello mondiale è in grado di muovere un mercato pari a 4 miliardi e mezzo di dollari. A volte sono venduti farmaci veri ma non approvati nel paese di destinazione oppure fasulli e pericolosi.

A dare questi dati sono le varie organizzazioni mondiali che cercano di contrastare questo fenomeno. Insinna spiega nel video:

“Il 100% dei farmaci contraffatti mette a serio rischio la nostra salute, perché sono dannosi oppure sono privi dei principi attivi per cui vengono acquistati.”

L’avvertimento dello spot e l’opera di contrasto in Italia

Il video si conclude con una raccomandazione. Si ricorda che la salute è una sola, non si può scherzare con la nostra salute non si scherza. Quando acquistiamo un farmaco lo si deve fare soltanto da canali ufficiali e affidabili. Esistono siti che possono vendere farmaci, ma sono autorizzati dal Ministero della salute.

Minenna dell’ADM ricorda come sia una priorità dell’agenzia, lottare contro la contraffazione ed i farmaci illegali, in modo da tutelare la sicurezza e la salute dei cittadini.

I numeri dei sequestri sono da brivido. Analizzando il periodo 2018 – 2019, abbiamo una grande crescita. Si passa da un sequestro di 411.920 pezzi fino a 1.056.172. abbiamo un incremento del 156%.

Questi numeri sono cresciuti grazie ai continui percorsi formazione del personale che viene impiegato nei controlli. Non solo il personale delle dogane ma collaborano anche l’Aifa e i Nas dell’Arma dei Carabinieri.

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