Festa dei lavoratori, perché si festeggia il 1° maggio? Origini e curiosità

Dalle rivolte operaie di Chicago al Congresso Internazionale di Parigi, fino alla scelta di papa Pio XII.

Festa dei lavoratori, perché si festeggia il 1° maggio? Origini e curiosità

Scopriamo la storia di questa particolare ricorrenza, che cade proprio in questa data.

Origini e storia della festa del 1° maggio

Qual è l’origine storica della Festa dei Lavoratori e perché è stata scelta proprio questa data? Scopriamolo insieme.

Secondo la tradizione, il primo maggio 1886, negli Stati Uniti, la Federation of Organized Trades and Labour Unions indisse uno sciopero per chiedere condizioni di lavoro più adeguate.

La data non fu scelta a caso, ma richiamava quella dell’entratat in vigore in Illinois di una legge che riduceva l’orario di lavoro ad 8 ore.

Gli scioperi culminarono nel sangue. A Chicago, la polizia uccise due manifestanti.

Nei giorni seguenti le proteste proseguirono ed il 4 maggio ci fu la Rivolta di Haymarket, durante la quale scoppiò un ordigno esplosivo che uccise un poliziotto. 

Gli agenti risposero con violenza, cominciando a sparare sulla folla. Quel pomeriggio si registrarono 11 morti e decine di feriti.

Dopo l’attentato ci fu un processo e cinque anarchici vennero condannati a morte.

Quando nasce la festa del 1° maggio?

La Seconda Internazionale socialista decise decise che il Primo Maggio sarebbe diventata la Festa Internazionale dei Lavoratori. Era il 1889.

L’Italia avrebbe fatto la stessa cosa due anni dopo. Durante il fascismo, la celebrazione venne anticipata al 21 aprile, in coincidenza con il Natale di Roma.

La celebrazione effettiva della Festa dei lavoratori nel nostro Paese, nel giorno in cui ancora oggi la festeggiamo, sarebbe iniziata nel 1947, dopo la caduta del regime fascista.

Il 1° maggio del 1955 papa Pio XII istituì infine la festa di San Giuseppe lavoratore, per rendere partecipi anche tutti i lavoratori cattolici.

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