FED, riflettori puntati sull’inflazione per gli Stati Uniti colpiti dalla pandemia Covid-19

Si attendono i verbali dell’ultima riunione della FED: c’è interesse nel conoscere in modo più approfondito le decisioni della banca centrale statunitense.

FED

L’attenzione è concentrata sulla politica inflazionistica: diverse fonti riferiscono sul possibile cambio di rotta da parte della FED.

Secondo un ex funzionario della Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti dovrà affrontare un delicato atto di bilanciamento se opterà per una politica inflazionistica.

La banca centrale potrebbe presto assumere un impegno ufficiale per aumentare l’inflazione.

Una mossa strategica dovrebbe essere quella di mirare a spingere l’inflazione al di sopra del 2% per un po’ di tempo per compensare gli anni in cui è stata al di sotto di questi livelli.

Il verbale della riunione del Federal Open Market Committee di luglio sarà pubblicato alle 14:00. ET.

FED, in attesa dei verbali cambierà la politica della banca centrale statunitense?

“Questa è la sfida molto interessante che hanno nel ripensare la loro strategia”,

ha riferito mercoledì a “Street Signs Europe” della CNBC Randall Kroszner, che ha servito come governatore della Federal Reserve dal 2006 al 2009.

“Tradizionalmente, la Fed ha commentato: ‘Bene, abbiamo un obiettivo del 2% e se l’inflazione inizia ad avvicinarsi al 2% o più, alzeremo i tassi, restringeremo”.

“La strategia alternativa è: ‘Bene, guardiamo un orizzonte a più lungo termine. Abbiamo mancato il nostro obiettivo di inflazione per un decennio … quindi forse possiamo surriscaldarci per un po’’.

La sfida è che può portare le persone a dire:

“La Fed non è più seria nel combattere l’inflazione, l’inflazione sta andando per perdere il controllo”,

ha ribadito.

FED: ‘Tutto il tempo necessario’

Si prevede che i verbali della FED faranno più luce sul processo deliberativo della banca centrale che cerca di sostenere la più grande economia del mondo sulla scia della pandemia.

La FED e altre banche centrali in tutto il mondo hanno cercato per anni di aumentare i prezzi al consumo con la motivazione che un basso livello di apprezzamento dei prezzi è salutare per un’economia in crescita.

Temono inoltre che la bassa inflazione sia un problema che si nutre da solo, mantenendo i tassi di interesse a livelli storicamente bassi e dando ai responsabili politici poco spazio per allentare la politica monetaria durante le recessioni economiche.

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