Spadafora: entro il 25 maggio riapertura palestre e centri sportivi

Fase due, la ripartenza delle palestre e dei centri sportivi è prevista entro il 25 maggio ’20

Il Ministro Spadafora proporrà di aprire i centri sportivi e le palestre al massimo entro il 25 maggio e di avviare un protocollo al Comitato tecnico-scientifico.

“Dobbiamo fare in modo che tutte le strutture abbiano la possibilità di riaprire e far sì che il protocollo sia adattabile.

Metteremo a disposizione delle risorse per attuare i protocolli. È stata destinata alle federazioni delle risorse del 5% per sport di base e ora quei soldi, 17 milioni, saranno destinati a sanare e attuare i protocolli”,

sottolinea lo stesso Spadafora.

Sono un miliardo le risorse complessive tra fondi ordinari e straordinari.

Sono oltre 75.000 lavoratori sportivi che hanno già percepito il bonus e sarà previsto anche il voucher per le palestre.

“Lo sport potrà trarre da questo dramma anche una occasione per rigenerarsi”,

sottolinea il Ministro Spadafora.

Spadafora, “Vogliamo riaprire i campionati, ma non ci può essere data certa”

Sulla ripresa del Campionato non c’è una data certa.

“Non è cambiato nulla rispetto a ciò che ho sempre detto sul calcio. Gli allenamenti delle squadre non avranno inizio prima del 18 maggio”,

ha sottolineato il ministro dello sport in un post su Facebook.

Si auspica la ripresa del campionato di Serie A solo in piena sicurezza, seguendo il protocollo.

Il Governo Conte ha sempre tenuto una linea precisa e coerente mettendo la salute al primo posto.

Bisogna sottolineare il fatto che la necessità di terminare i campionati nasce non solo per motivi sportivi, ma anche per ragioni di natura economica.

Fino a questo momento il numero dei contagi non consentiva fughe in avanti.

La Germania, che riprenderà a giocare, ha rinviato una volta la data della ripresa per seguire l’evoluzione della pandemia e dei contagi nelle squadre.

Una questione dibattuta sui Social è la seguente: come mai se in un supermercato una cassiera risulta positiva non si chiude il negozio, mentre nel caso di una squadra si prescriva che vada tutta in quarantena?

Se all’interno di un supermercato si può mantenere la distanza sociale, nel calcio è inevitabile il contatto fisico.

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