Fase 2, il Governo: spostamenti tra Regioni dal 3 giugno

Fase Due, dal 3 giugno saranno consentiti gli spostamenti tra Regioni?

Ennesimo “braccio di ferro” tra Governo e Regioni sulla questione degli spostamenti tra regioni.

Oggi alle 13 erano presenti in videoconferenza i governatori, il premier Giuseppe Conte, e i ministri Francesco Boccia e Roberto Speranza.

Tutti a discutere sulla riapertura dei confini tra regioni: il Governo vorrebbe adottare un decreto legge quadro, in cui fissare alcuni principi.

A partire dal 18 maggio è stata fissata la riapertura di tutte le attività commerciali e a partire dal 3 giugno (salvo comprovate necessità) saranno riaperti i confini tra regioni.

Dunque, per spostarsi tra regioni bisogna attendere dopo la festività del 2 giugno ed è possibile che alcune Regioni adottino misure più restrittive.

Come riporta Repubblica c’è uno scontro tra il Governo Conte e le regioni del Nord, in particolare con il Governatore del Veneto Zaia e con il Governatore dell’Emilia Romagna, oltre che con il Presidente del Friuli Venezia Giulia.

Spostamenti tra regioni: il nodo delle seconde case

Un altro tema “caldo” oggetto di scontro tra Governo e Regioni è quello delle seconde case.

Nel dpcm è prevista la possibilità di spostarsi nel luogo di domicilio o abitazione, ma rimane aperta la questione sulle seconde case.

Il Governatore della Liguria Toti ha stabilito che dal 18 maggio sarà possibile andare nelle seconde case, ma senza uscire dai confini della regione di residenza/domicilio.

Per gli spostamenti fuori regione, probabilmente si dovrà aspettare il 25 maggio, ma tale data potrebbe cambiare in base all’andamento della curva epidemiologica regione per regione.

Spostamenti dal 18 maggio: addio all’autocertificazione?

Anche se non c’è ancora nulla di ufficiale è possibile che dal 18 maggio cadranno tutti i limiti di mobilità all’interno dei confini regionali. Non sarà quindi più necessaria l’autocertificazione.

Spostamenti nei Comuni: il potere dei Sindaci

Per quanto riguarda i Comuni, i Sindaci potranno decidere

“la chiusura temporanea di specifiche aree pubbliche o aperte al pubblico in cui sia impossibile garantire adeguatamente il rispetto della distanza di sicurezza di un metro”.

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