Fabrizio Frizzi morto, Rita Dalla Chiesa: “avrei voluto correre da lui”

La morte di Fabrizio Frizzi è un duro colpo per l’ex moglie Rita Dalla Chiesa, rimasta legata a lui nonostante la fine del matrimonio.

La morte di Fabrizio Frizzi, avvenuta nella notte a Roma, ha sconvolto tutti. Un dolore enorme anche per l’ex moglie Rita Dalla Chiesa che, nonostante la fine del matrimonio, era sempre rimasta legata a lui, rispettando totalmente la moglie Carlotta e la famiglia che avevano costruito insieme.

Fabrizio Frizzi morto, il dolore di Rita Dalla Chiesa

Rita Dalla Chiesa e Fabrizio Frizzi si erano sposati nel 1992. La separazione arrivò nel 1998 e divorziano nel 2002. Nonostante la fine del matrimonio, l’affetto e il rispetto tra Rita e Fabrizio non sono mai venuti meno. La Dalla Chiesa, infatti, ha sempre fatto un passo indietro per rispettare la moglie di Fabrizio Frizzi, Carlotta Mantovan e la loro bambina, la piccola Stella. In occasione del malore che ha colpito il conduttore lo scorso ottobre e che, già allora, aveva fatto temere per la sua vita, Rita Dalla Chiesa non ha mai nascosto il suo dolore per l’accaduto.

Ai microfoni di Verissimo, lo scorso febbraio, Rita Dalla Chiesa, aveva detto: “Fabrizio è stato l’uomo più importante della mia vita. Avrei voluto correre da lui, ma le seconde famiglie vanno rispettate. Per questo ho pensato che fosse giusto restare a casa e rimanere in contatto con Carlotta che mi dava notizie”.

Ai microfoni del settimanale Spy, agli inizi di marzo, Rita Dalla Chiesa aveva dichiarato: “Sta meglio, ci mandiamo messaggi e ci sentiamo. So che sta combattendo la sua battaglia con sua moglie Carlotta che è una donna molto in gamba, e anche grazie all’amore che ha per il lavoro, che è la sua vita. Da quando ha ricominciato a lavorare è tornato il Fabrizio che ho sempre conosciuto”. 

Poi aveva aggiunto: “Dopo Fabrizio ho avuto delle storie, ma nel tempo ho imparato anche molto a star da sola. Non è che si stia bene, tutti hanno bisogno la sera di trovare qualcuno a casa che ti ascolti, con cui ridere o guardare un film. E nei periodi di buio nero mi sono ritrovata sola in camera con gli occhi sul soffitto a chiedere anche aiuto a mia mamma e mio papà, Una persona vicina mi avrebbe dato un po’ di serenità in più ma alla fine ce l’ho fatta anche da sola”.

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