Fabrizio De Andrè, il ricordo della Rai dopo 20 anni dalla sua morte

Fabrizio De Andrè, dopo 20 anni dalla sua morte, il ricordo del mitico cantautore genovese che ha fatto la storia con i suoi testi

Fabrizio De Andrè

E’ uno dei cantautori più italiani più amati dell’ultimo secolo. I suoi testi e la sua musica completamente diversa da tutti gli altri, parliamo proprio del mitico Fabrizio De Andrè.

Proprio qualche giorno fa infatti è ricorso il 20esimo anniversario della sua morte. Come in molti ricordano il fantastico cantautore,  proprio nel 1999 è scomparso a  causa di una malattia incurabile. A rendere omaggio alla sua memoria è stata proprio Vincenzo Mollico, storico giornalista della Rai, dedicando al poeta, una serata dedicata incentrata su i suoi successi e alla sua vita.

Parole di Musica di un Poetaintitolato cosi il documentario in memoria di Fabrizio De Andrè, un modo semplice per ricordare e riportare a galla il genio e la sensibilità artistica del cantante. Tante le clip video, in cui lo stesso Fabrizio De Andrè si esibisce nei suoi brani migliori, ripercorrendo anno dopo anno, esibizioni e interviste speciali.

A dare voce alla memoria di Fabrizio De Andrè, sono anche diverse iniziative organizzate in molte città di’Italia,  in cui hanno visto milioni di persone,  ricordare il bravissimo cantautore.

Fabrizio De Andrè la prima esibizione

Il cantautore, fin da piccoao ha sempre amato la musica, tanto da iniziare a suonare il violino e subito dopo la chitarra. Il suo primo successo lo ebbe proprio ad uno spettacolo di beneficenza al teatro Carlo Felice. La sua carriera da quel giorno ha preso una piega diversa e la musica è diventa il suo unico impegno. Il suo primo disco usci proprio nel 1958 con Nuvole Barocche. 

Il suo primo tuor nel 1975, ma qualche anno dopo, la vita del cantautore è stata segnata da diversi eventi. Nel 1977 nasce la sua prima bambina, ma successivamente vengono rapiti.

Purtroppo la sua vita fini molto presto tra i successi musicali ed una malattia incurabile. Oggi però lo ricordiamo cosi, con il suo carattere schivo, ma con la voglia di dare voce attraverso la sua musica,  quelli che adesso lo ricordano come “ Il poeta degli sconfitti”

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