Etichette sui cibi, via libera al nuovo logo NutrInform Battery. Cosa cambia

L’etichettatura volontaria che non penalizza il made in Italy: via libera dalla ministra Bellanova al NutrInform Battery, l’alternativa italiana al logo francese.

 

Rendere facilmente leggibili per i consumatori le informazioni nutrizionali degli alimenti: lo scopo ultimo raggiunto dalla Ministra all’Agricoltura Bellanova.

NutrInform Battery

Firmato il decreto con cui viene introdotto il logo nutrizionale facoltativo denominato “NutrInform Battery”. Vengono in tal modo rese leggibili per i consumatori tutte le informazioni nutrizionali degli alimenti contenuti dal prodotto.

Dopo che tutti e tre i Ministeri competenti (Sviluppo Economico, Salute e Politiche Agricole), avranno apposto la loro firma, il provvedimento verrà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Nel logo italiano viene espresso chiaramente il contenuto di: energia, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale, che compongono una singola porzione di cibo.

Come riportato anche da il Fatto Quotidiano.it, tutte le informazioni nutrizionali sono esposte in modo semplice e sono di facile comprensione per consentire al consumatore un acquisto consapevole per la propria alimentazione.

Si era reso necessario presentare un’alternativa al Nutriscore francese, che si presentava come penalizzante nei confronti dei nostri prodotti alimentari. Come ha chiaramente esposto la Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova:

“ la nostra alternativa è di gran lunga migliore perché non è penalizzante. Non dà patenti di buono o cattivo: informa”.

I prodotti esclusi dall’etichettatura

Vengono esclusi i prodotti DOP, IGP e STG, che sono da tempo disciplinati da norme specifiche che ne garantiscono la qualità e la sicurezza.

Inoltre in tal modo non si rischia che, con altri loghi, il consumatore stenti a riconoscere il marchio di qualità.
Prodotti come la Mozzarella di Bufala campana, il prosciutto di Parma o il Parmigiano Reggiano.

Il logo nutrizionale esclude anche gli alimenti confezionati in imballaggi o in contenitori la cui superficie maggiore misura meno di 25 cm².

La Ministra si era assunta il compito di tutelare i prodotti italiani opponendo al sistema francese Nutriscore che, assegnava il voto più negativo della scala, ovvero il bollino rosso (E), al prosciutto crudo per la quantità assoluta di sale, o per la quantità di grassi, che dava al parmigiano reggiano e all’olio extra vergine di oliva, il bollino arancione (D).

Per l’Italia si doveva fermare la corsa del Nutriscore, sistema diffuso in diversi Paesi europei, per evitare che il bollino informativo diventasse la solita battaglia ‘campanilistica’ a favore dei propri prodotti.

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