Ecobonus auto: fondi per la fascia 91-110 g/km quasi terminati

La piattaforma dedicata all’Ecobonus auto (incentivo previsto dal decreto Agosto, entrato in vigore il 15 agosto) registra un quasi tutto esaurito per i fondi della fascia 91-110 g/km.

ecobonus auto

Il ritmo di prenotazione degli incentivi di auto nuove comprese in questa fascia non rallenta.

Nell’arco di una settimana (a partire dall’1 settembre, data di apertura della piattaforma), dei 100 milioni stanziati per le auto con emissioni di CO2 comprese fra 91 e 110 g/km restano disponibili soltanto 13 milioni destinati ad esaurirsi molto presto.

Il Governo potrebbe dirottare su questa fascia le risorse destinate alle auto con emissioni CO2 comprese fra 0 e 60 g/km che, al momento, sono consistenti e disponibili. Oppure potrebbe decidere per un ulteriore rifinanziamento. Indipendentemente dalle scelte, i nuovi fondi non potranno essere disponibili prima di metà ottobre, data di conversione del decreto in legge.

Ecobonus auto: grande richiesta per le auto con emissioni CO2 91-110 g/km, situazione delle altre fasce

I 13 milioni rimasti (dei 100 milioni stanziati) per la fascia compresa fra 91 e 110 g/km sono destinati a finire probabilmente già questa settimana.

Per le altre fasce il discorso è diverso. Restano nel plafond somme ancora rilevanti in quanto immatricolazioni decisamente inferiori intaccano molto meno il budget nonostante gli importi più elevati degli incentivi.

L’obiettivo degli incentivi è favorire i veicoli meno inquinanti, non quelli dell’ultima fascia che però continuano ad essere i più richiesti e prenotati.

Qual è la situazione dei fondi destinati alle fasce più ecologiche?

Per le auto con emissioni comprese fra 61 e 90 g/km, dei 150 milioni di fondi ne sono stati utilizzati circa 36 milioni.

Per le ibride plug-in (con emissioni tra i 21 e i 60 g/km) sono stati previsti 150 milioni.

Per le auto elettriche (le più costose) con emissioni fino a 20 g/km, dei 50 milioni previsti ne sono stati prenotati circa 7 milioni.

Le fasce più basse possono contare sul rifinanziamento del vecchio ecobonus per cui sono disponibili oltre 174 milioni entro fine 2020.

Fascia 91-110 g/km: esaurimento fondi ampiamente previsto

L’automotive è uno dei settori più colpiti dalla crisi economica innescata dal Coronavirus. Nei mesi di lockdown, il mercato si è azzerato. E’ ripartito soprattutto grazie agli incentivi previsti dall’Ecobonus auto.

Fin dall’inizio dello stanziamento, gli addetti ai lavori prevedevano che i 100 milioni per la fascia compresa fra 91 e 110 g/km sarebbero durati poco.

In questa fascia rientrano anche molte auto utilitarie e citycar. Comprende una gran quantità di modelli con diverse alimentazioni (incluso il diesel), comunque ecologiche.

Per la fascia più richiesta, il bonus previsto per l’acquisto di auto nuove è di 1.500 euro con rottamazione, che scende a 750 euro senza rottamazione di una vettura inquinante.

E’ più che normale che gran parte dei cittadini richiedesse il bonus per questa fascia e che l’incentivo non potesse durare fino al 31 dicembre 2020.

Super Ecobonus auto, incentivi fino a 10.000 euro

Per le auto elettriche e le ibride plug-in, l’Ecobonus auto è un incentivo di natura governativa è già in vigore dal 2019 e sarà previsto fino al 2021.

Il Decreto Rilancio ha esteso e potenziato il beneficio economico, seppur in misura ridotta, a tutte le automobili che emettono fino a 110 g/km di CO2.

Il Super Ecobonus auto è una misura “generosa” destinata alle auto ricaricabili, elettriche e plug-in.

Con il Decreto Agosto, il fondo destinato agli incentivi per le vetture 100% elettriche e ibride plug-in è stato ulteriormente incrementato con un’iniezione di 50 milioni di euro.

Sebbene sia previsto un tetto massimo di 20 g/km, nessun altro veicolo oggi sul mercato può accedere al bonus previsto per questa fascia.

Si tratta di un incentivo governativo pari a 8.000 euro in caso di rottamazione di un’auto di almeno 10 anni, ai quali si aggiungono 2.000 euro di contributo obbligatorio garantito dal concessionario.

L’incentivo governativo scende a 5.000 euro in caso non si abbia un usato destinato alla rottamazione.

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