Dpcm di Natale, il governo studia le nuove disposizioni

Una delle norme al vaglio per il nuovo Dpcm prevedrebbe una quarantena obbligatoria per chi ha trascorso il Natale all’estero.

Dpcm Natale
Conte avrebbe chiesto alla popolazione di evitare spostamenti inutili.

Con il nuovo Dpcm in arrivo nei primi di dicembre il governo starebbe prendendo delle misure cautelari anche per quanto riguarda il Natale. Ad esempio una delle disposizioni più discusse riguarderebbe una quarantena obbligatoria per chi ha trascorso il periodo di feste in un altro paese.

Ad anticipare le introduzioni del nuovo Dpcm lo stesso Giuseppe Conte

Ad anticipare le disposizioni è stato lo stesso premier Giuseppe Conte, il quale nella giornata di ieri, dopo l’incontro con il premier spagnolo Pedro Sanchez, ha ribadito come sia necessario un coordinamento europeo per le vacanze natalizie.

Nonostante ciò Conte continua a professare cautela. Di conseguenza, anche se si potranno trascorrere le festività altrove, il consiglio è quello di non allontanarsi dal proprio paese.

“Ci stiamo premurando per evitare che nel caso in cui si vada all’estero si possa rientrare senza alcun controllo”.

Al momento l’opzione sarebbe quella di tornare ai 14 giorni di isolamento al rientro per coloro che sceglieranno di partire. Con quest’ultima misura il governo spera di far desistere la popolazione dall’effettuare spostamenti non necessari. Quest’ultimi, infatti, potrebbero generare una nuova impennata del virus.

Sarebbe necessaria un’ordinanza per aggiornare i paesi a rischio

Infine per questo tipo di misura sarebbe necessaria una nuova ordinanza del ministro della Salute Speranza il quale dovrebbe aggiornare la lista dei paesi a rischio. A Belgio, Francia, Paesi Bassi, Repubblica Ceca, Spagna e Regno Unito, infatti, dovrebbero unirsi tutte quelle nazioni che non sembrano intenzionate a chiudere gli impianti sciistici.

Nello specifico sarebbero due le nazioni le quali avrebbero rifiutato di chiudere i propri impianti, la Svizzera e l’Austria. Una scelta che rischia di mettere in seria difficoltà il governo il quale troverebbe inutile chiudere le proprie piste per poi vedere migrare i propri cittadini.

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