Lavoro femminile: la grillina Spadoni d’accordo sull’utilizzo delle risorse del Recovery Fund per finanziare le assunzioni

Favorire le assunzioni delle donne, è arrivato il momento di “investire sulle donne”, a partire dall’implementazione della copertura degli asili nido in tutta Italia”, sottolinea la vicepresidente della Camera, Maria Edera Spadoni.

donne lavoro

In una recente intervista all’agenzia di stampa Dire, la pentastellata Spadoni spiega:

“Questo punto si può inserire nella risoluzione che verrà discussa alla Camera dei Deputati a settembre nella relazione programmatica sulla partecipazione italiana all’Unione Europea, dove andranno a finire i soldi del Recovery Fund”.

Lo scorso anno, nel 2019, ben 37.000 donne hanno lasciato il lavoro dopo aver avuto figli: si tratta di un dato drammatico che fotografa lo scenario occupazionale nazionale.

Anche durante l’emergenza pandemica sono soprattutto le donne ad essere maggiormente penalizzate.

La mancanza degli asili nido, soprattutto nel Meridione italiano, rende impossibile conciliare l’impegno di un’occupazione con l’essere genitori.

“Per questo sono favorevole all’idea di usare i fondi europei in arrivo per il welfare, per facilitare l’assunzione di donne”,

sottolinea la Vicepresidente della Camera Maria Edera Spadoni del Movimento 5 stelle.

Lavoro femminile, Spadoni: implementare l’offerta pubblica degli asili nido

Nel 2020 gli orari standard non possono più esistere, commenta la Spadoni,

“se c’è una mamma che ha orari flessibili- sottolinea- è necessario che ci siano asili nido flessibili, implementando l’offerta pubblica”.

Una politica di incentivo agli asili nido sosterebbe anche la natalità.

Inoltre, anche un incremento del numero degli operatori sociali consentirebbe di

“offrire alla comunità un servizio aggiuntivo” e di “far crescere anche la percentuale di lavoratrici”.

Spadoni: con il Recovery Fund si può tutelare il lavoro femminile

La Spadoni, nella commissione politiche Europee, ha sottolineato come sia fondamentale usare i fondi del Recovery Fund per creare asili nido in modo tale che le donne possano andare a lavorare.

Inoltre, i soldi devono essere usati per favorire le decontribuzioni che portino a favorire l’occupazione femminile.

“In questo concordo con Sabbadini, direttrice ISTAT. Da qui a 5 anni dobbiamo arrivare al 60% di copertura asili nido per aventi diritto”,

sottolinea la stessa grillina.

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