Donna uccisa a Sassari, omicidio premeditato per il killer: “Chiedo scusa, volevo salvarla”

Sono 4 le aggravanti per il killer della donna uccisa a Sassari: Fadda ha testimoniato evidenziando che avrebbe voluto salvarla. La comunità in lacrime per l’ultimo saluto a Zdenka.

Donna uccisa a Sassari, 4 capi di imputazione per il killer: "Chiedo scusa, volevo salvarla"
Zdenka e Francesco Fadda

Per la donna uccisa a Sassari ha confessato il suo ex compagno, Francesco Fadda ora in carcere. L’ultimo saluto da parte della comunità tra lacrime e rabbia.

4 capi di accusa nei confronti di Francesco Fadda

Francesco Fadda è l’ex compagno di Zdenka Krejcikova: l’uomo l’ha uccisa davanti alle due figlie gemelle davanti un bar per poi lasciarla morire a casa di un amico.

Il brutale atto da parte dell’uomo si è svolto sabato scorso ad Ossi davanti agli occhi delle due bambine della donna di 11 anni, che hanno assistito a tutta la terribile scena.

La Procura di Sassari indaga sulla vicenda mantre Francesco Fadda resta in carcere con l’accusa di omicidio premeditato. Le sue parole sono emerse durante l’interrogatorio e poi riportate anche dall’avvocato – come si evince da L’Unione Sarda:

“È STATA LEI AD AGGREDIRMI CON UN COLTELLO, INFATTI SONO RIMASTO FERITO ALLE GAMBE”

Spiegando poi che non fosse sua intenzione uccidere Zdenka:

“chiedo scusa alla famiglia e alle due gemelline che ho sempre trattato come figlie”

Evidenzia poi di non averla portata al Pronto Soccorso per timore di un arresto, ma di essersi recato dalla Guardia Medica: trovandola chiusa ha lasciato la donna agonizzante a casa di un amico. Poi è scappato con le bambine.

Parole che non sembrano aver convinto gli inquirenti, tanto da contestare altre quattro aggravanti soprattutto dopo quanto emerso dall’autopsia.

Le quattro aggravanti per Fadda

La prima aggravante è il fatto che la donna sia stata

“SOTTRATTA ALLE DOVUTE CURE MEDICHE”

In secondo luogo c’è l’aggravante del fatto che l’uomo sia andato via con le due bambine minorenni che hanno assistito a tutto il grave atto. Il terzo riguarda il ferimento mortale che è avvenuto dopo una serie di maltrattamenti (picchiata violentemente dentro casa, tra calci e pugni).

Il quarto è l’aver agito contro una persona alla quale fosse legato affettivamente.

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