Donald Trump duro contro il nostro Paese: “Italia meglio fuori da Ue”. Parte l’impeachment per il Presidente Usa

Il consiglio di Donald Trump all’Italia: “Starebbe meglio fuori dall’Europa”. Intanto, via libera all’impeachment del Presidente

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“Meglio per l’Italia uscire dal’Ue”, è quanto sostiene il presidente Donald Trump, per il quale è già partito l’impeachment

Il presidente americano duro con l’Italia

Non ha risparmiato a nessuno frecciatine e “consigli” non richiesti il presidente americano Donald Trump. Durante il programma radiofonico di Lbc, condotto da Nigel Farage, il presidente si è detto contrariato dal fatto che Londra sia ancora costretta a restare nell’Unione Europea.

“Anche l’Italia e altri Paesi starebbero meglio fuori dall’Ue”

ha sentenziato Trump, sostenendo che in Europa ci siano persone con le quali i negoziati diventano molto difficili. Sulla Brexit non ha dubbi: inaccettabile che Londra sia ancora trattenuta nell’Europa. Trump non le manda di certo a dire, non risparmiando un attacco neanche a Jeremy Corbyn. Sul duello previsto per il prossimo 12 dicembre non ha dubbi: è Boris Johnson la persona giusta.

Impeachment per Trump

Intanto, la procedura di Impeachment per il presidente Donald Trump è ormai ufficiale. Nella giornata di ieri si è pronunciata la Camera dei rappresentanti del Congresso americano, approvando l’impeachment, con cui si avvia la seconda fase delle indagini.

La messa in stato di accusa è stata approvata con 232 voti favorevoli e 196 contrari. Sarà poi la Camera a riunirsi per il voto finale. La questione dell’impeachment nasce per l’Ucraina Gate, secondo cui il presidente Trump avrebbe fatto pressioni su Kiev, chiedendo al presidente ucraino, Volodymyr Zelensky di rimettere mano all’indagine per corruzione su Joe Biden e il figlio, Hunter. Richiesta che il presidente avrebbe imposto come condizione necessaria per garantire gli aiuti all’Ucraina.

È la terza volta che negli Usa viene avviata una procedura di impeachment: la prima occasione fu nel 1974 per il caso Wategate di Nixon, la seconda nel 1198 toccò a Bill Clinton per il caso Lewinsky.

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