Dl Rilancio, Gualtieri: in arrivo piano di ripresa con aiuti per oltre 16 miliardi

Decreto Rilancio, Gualtieri: “E’ la base per un grande piano di ripresa”

In arrivo piano di ripresa con aiuti per oltre 16 miliardi, è quanto messo in evidenza dal nuovo Decreto Rilancio.

Il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha sottolineato che ci sono alcuni elementi importanti da valutare nel medio-lungo periodo: eliminazione delle clausole di salvaguardia e corposo mix di misure a sostegno delle imprese italiane.

Gualtieri parla di

“contributi a fondo perduto, incentivi, agevolazioni, forme di rafforzamento patrimoniale e ricapitalizzazione”.

Si tratta di interventi che mirano ad indirizzare la ripartenza economica dell’Italia lungo un sentiero virtuoso di innovazione e di investimenti.

La finalità è individuale nuovi indirizzi strategici e puntare a una ripartenza che

“favorisca la transizione verso modelli di sviluppo sostenibile, resilienti e innovativi”.

Il Decreto Rilancio stanzia ulteriori risorse economiche e contiene misure importanti per affrontare la fase 2.

La finalità è duplice:

  • affrontare la crisi innescata dalla pandemia Covid-19, con la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi già predisposti,
  • fornire stimoli e mettere in campo interventi necessari alla ripresa dell’Italia.

Si tratta di un provvedimento

“che per risorse mobilitate è senza precedenti e d’altronde non poteva che essere così vista la portata della crisi che ha investito il paese e vista la scelta molto chiara del governo di rispondere e reagire a questa crisi con interventi di bilancio e di stimolo economico consistenti e adeguati”,

sottolinea Gualtieri.

Decreto Rilancio, Cassa Integrazione in Deroga

Per quanto concerne la cassa integrazione in deroga il Decreto Rilancio è intervenuto

“per snellire le procedure”.

La finalità è stata quella di semplificare la procedura bypassando le Regione, ritenute le responsabili dei ritardi nell’accredito della CIG.

Le Regioni e Province autonome possono riconoscere per i datori di lavoro privati di tutti i settori non coperti dalle disposizioni di sostegno al reddito precedenti trattamenti di cassa integrazione salariale in deroga, per la durata della sospensione del rapporto di lavoro. L’accordo non è richiesto per le aziende, che occupano meno di 5 dipendenti. Il trattamento può essere concesso solo con pagamento diretto della prestazione da parte dell’INPS (art. 44 d.lgs. 148/2015).

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