Dazi Usa, Luigi Di Maio affronta Mike Pompeo: “Difenderemo con tutte le forze le aziende italiane”

Luci puntate sui dazi Usa e di come Luigi Di Maio abbia parlato con Mike Pompeo in merito alla situazione, per difendere il Made in Italy

Dazi Usa
Dazi Usa

I dazi Usa colpiscono quasi tutte le eccellenze italiane e i nostri politici sono certi di trovare una soluzione a breve.

Il tasso del 25% sui prodotti italiani

Il Made in Italy, insieme ad altri prodotti tipici di tutti i Paesi dell’Europa, verranno colpiti da una tassa del 25% che partirà dal 18 ottobre.

Parmigiano reggiano, cozze, formaggi, provolone, prosciutto, liquori, latte e i suoi derivati sono solo alcuni dei prodotti colpiti – salvando olio di oliva e prosecco.

L’amministrazione di Donald Trump vuole trattare con l’Unione Europea per trovare una soluzione in merito. Ma il commissario europeo al Commercio Malmstroem – uscente – ha spiegato:

“scegliere di applicare le contromisure adesso sarebbe controproducente”

Evidenziando che sarebbe opportuno trovare una soluzione che vada bene a tutti:

“se gli usa decidono di imporre le contromisure autorizzate wto – l’unione europea dovrà fare la stessa cosa”

Il timore è quello di arrivare ad una guerra commerciale, visto il clima già molto teso con un effetto recessivo visto l’andamento attuale.

La lista dei prodotti americani sulla quale applicare una tassa è già eventualmente pronta e si tratta di 11 pagine con noccioline, tabacco, chewing gum e così via.

Di Maio affronta Mike Pompeo

Il Presidente italiano Mattarella è intervenuto sottolineando:

“occorre un esercizio di grande e congiunta responsabilità”

Per non sostituire le politiche di cooperazione con quelle di competizione, che porterebbero solo a dei rischi.

Luigi Di Maio, dopo aver udito la notizia ha parlato direttamente con Mike Pompeo – Segretario di Stato Usa – chiarendo che

“difenderemo le aziende italiane con tutte le nostre forze. siamo già a laovoro per una soluzione che difenda il made in italy”

Mettendo le mani avanti su una possibile guerra dei dazi, che indebolirebbe non solo gli Stati Uniti ma anche l’Europa.

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