Cuginetti travolti e uccisi dal Suv: confermati 9 anni di reclusione per Rosario Greco

La Corte d’Appello di Catania ha confermato la pena per il conducente del Suv che travolse Alessio e Simone.

cugini travolti suv

La prima sentenza era stata emessa il 26 maggio del 2019 a conclusione del processo con rito abbreviato.

L’incidente e la morte di Alessio e Simone

Era la sera dell’11 luglio 2019, quando i due cugini Alessio e Simone, 11 e 12 anni, stavano chiacchierando sull’uscio della loro casa a Vittoria, in provincia di Ragusa.

Improvvisamente vennero travolti da un Suv, guidato da Rosario Geco, figlio di un criminale siciliano.

Il 37enne scese immediatamente dall’auto, fingendosi estraneo ai fatti. Il piccolo Alessio morì la sera stessa della tragedia, il cuginetto Simone, che aveva subito l’amputazione di entrambe le gambe, si spense dopo qualche giorno.

La notizia della sua morte arrivò proprio mentre si svolgevano i funerali di Alessio. Rosario Greco risultò positivo ad alcol e droga.

La sentenza di condanna

Come riferisce anche Fanpage, la Corte d’Appello di Catania ha confermato la pena di 9 anni di reclusione, già inflitta a Greco il 26 maggio dello scorso anno a conclusione del processo con rito abbreviato.

L’uomo è finito in carcere con l’accusa di duplice omicidio stradale, aggravato dall’alterazione psicofisica dovuta all’utilizzo di sostanze alcoliche e stupefacenti.

Il processo scelto per l’imputato è, infatti, con rito abbreviato. Greco è accusato di aver ucciso i due cuginetti Alessio e Simone. La sera stessa dell’incidente, Rosario scese dalla sua auto, fingendo di non essere stato alla guida del Suv.

Il 37enne prestò il suo cellulare ai genitori di una delle due vittime, per allertare i soccorsi. A seguito di quella terribile tragedia, venne anche aperta un’inchiesta sul ritardo nei soccorsi.

Secondo l’autopsia il piccolo Alessio non poteva essere salvato: ad ucciderlo l’emorragia massiva per il distacco violento di una gamba.

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