Emergenza Coronavirus: picco di cancellazioni voli aerei

Crisi compagnie aeree in piena emergenza Coronavirus: si teme un’ondata di fallimenti

Nel pieno dell’emergenza coronavirus e a seguito delle misure di contenimento del contagio Covid-19, nei principali aeroporti di tutti il mondo, si contano davvero pochissimi voli aerei.

Sono tantissimi gli aerei parcheggiati negli aeroporti: le compagnie aeree Emirates e Singapore Airlines hanno annullato quasi tutti i voli.

Sul vecchio continente la compagnia irlandese Ryanair ha messo a terra quasi tutta la flotta e non riprenderà i voli prima del mese di giugno.

Secondo quanto riportato dalla Bbc la compagnia Virgin Atlantic ha chiesto al personale di volo di prendersi otto settimane di congedo non retribuito.

La compagnia aerea low cost EasyJet ha tagliato la sua capacità del 75%.

Norwegian Air ha cancellato migliaia di voli e ha licenziato temporaneamente più di 7.500 dipendenti.

La società turistica Tui ha dichiarato di aver sospeso la maggior parte delle sue attività operative, incidendo negativamente sulle prenotazioni di pacchetti turistici, crociere e hotel.

Emergenza Coronavirus: boom di voli aerei cancellati ad aprile

Il numero di passeggeri e le prenotazioni sono crollate nelle ultime settimane quando i paesi hanno chiuso i loro confini e i turisti hanno annullato i viaggi.

Ad aprile si registra il picco delle cancellazioni de voli aerei, gli unici voli garantiti sono quelli per il rimpatrio dei connazionali, i voli di emergenza sanitaria e quelli cargo.

Infatti, sono molte le flotte aeree che sono state temporaneamente convertite da aerei civili a aerei cargo.

Air Canada, British Airways, Cathay Pacific, Emirates, Aeromexico, Austrian, Iberia, Korean, LATAM, Delta, American, Lufthansa, Qantas, Swiss stanno effettuando solo voli cargo, sia interni sia internazionali.

Emergenza Coronavirus: fallimenti di compagnie aeree in vista

La società di ricerca Center for Aviation prevede che la maggior parte delle compagnie aeree del mondo falliranno entro la fine di maggio, a meno che non ricevano un sostegno finanziario.

“Ora è necessario un intervento coordinato da parte del governo e dell’industria per evitare la catastrofe”,

ha affermato la società in una nota.

“La domanda si è notevolmente ridotta”.

Negli Stati Uniti, le compagnie aeree stanno discutendo con il governo sui finanziamenti per il salvataggio, dopo aver annunciato tagli drastici agli orari dei voli e altre misure.

Stanno cercando aiuti per un massimo di $ 50 miliardi, secondo il Wall Street Journal.

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