Covid-Tax: unica speranza di risollevare il mondo spezzato dal Coronavirus

Ci saranno mezzo miliardo di nuovi poveri e affiora la proposta di Oxfam per far ripartire il mondo piegato dalla pandemia: Covid-Tax.

covid-tax per far ripartire il mondo

L’Oxfam propone la Covid-Tax per aiutare il mondo a risollevarsi dopo la bomba sanitaria Covid-19 che ha distrutto vite, economie e sanità in tutto il mondo.

Le conseguenze della pandemia sono tragiche e andranno peggiorando: c’è stato l’anomalo boom di guadagni per più di 30 multinazionali ma ci sarà mezzo miliardo di nuovi poveri.

Pandemia: mezzo miliardo di poveri e troppi extra-profitti

I poveri saranno ancora più poveri e le multinazionali ci hanno guadagnato, questo è il sunto della situazione Covid-19 dedotta.

Ben 109 miliardi di dollari calcolati come profitto-extra rispetto alla media degli ultimi esercizi finanziari precedenti: è il numero atteso per il 2020 per esattamente 32 grandi multinazionali appartenenti all’economia mondiale.

Oxfam ha pubblicato un nuovo rapporto chiamato Potere, profitti e pandemia.

In esso si afferma che la situazione pandemica ha portato molte multinazionali a guardare maggiormente i proprio interessi economici anziché quelli dei lavoratori.

La pandemia produrrà mezzo miliardo di nuovi poveri

ha specificato l’Oxfam.

Nei primi 6 mesi del 2020 sono andati persi 400 milioni di posti di lavoro e si è stimata una chiusura di almeno 430 milioni di piccole imprese.

Dall’altro lato della medaglia c’è chi ha ricavato beneficio dalla pandemia. Più di 100 multinazionali quotate hanno visto il loro valore in borsa schizzare vertiginosamente.

I patrimoni finanziari dei 25 miliardari più facoltosi al mondo sono cresciuti di 255 miliardi di dollari solo nel bimestre aprile-maggio 2020.

Per fare un esempio: uno di loro, Jeff Bezos, potrebbe da solo pagare ad ogni dipendente Amazon un bonus di 105.000 dollari senza intaccare minimamente i suoi livelli di ricchezza finanziaria.

Misha Maslennikov, policy advisor su giustizia economica di Oxfam Italia, ha dichiarato:

Del Covid-19 ha beneficiato chi si trova all’apice della piramide distributiva

Chi ha guadagnato extra profitti grazie alla pandemia?

35 grandi multinazionali hanno beneficiato della pandemia tra cui ricordiamo Faceook, Facebook, Amazon, Microsoft ma anche Toyota, Johnson&Johnson e tante case farmaceutiche.

Apple e Amazon ad esempio sono proiettate a realizzare quasi 27 miliardi di dollari di extra profitti quest’anno.

Tre importanti case farmaceutiche americane che stanno lavorando allo sviluppo del vaccino anti coronavirus, grazie anche a ingenti investimenti pubblici, hanno distribuito 16 miliardi di dollari ai propri azionisti dall’inizio del 2020.

Covid-Tax per risollevare il mondo: cos’è?

In base ai dati del report dell’Oxfam la situazione andrà solo a peggiorare e il divario tra ricchi e poveri è destinato ad aumentare vertiginosamente.

Per questo l’Oxfam propone un’imposta sugli extra-profitti generati dalle imprese con un fatturato annuo consolidato superiore ai 500 milioni di dollari.

La Covid-Tax è una tassa che non è stata ideata per aggravare le condizioni delle imprese in difficoltà.

Troverebbe infatti applicazione solo nei settori economici che hanno beneficiato della pandemia e colpirebbe solo i fatturati di specifiche imprese.

Sfavorirebbe indubbiamente l’aumento indiscriminato dei prezzi di beni e servizi, un piccolo modo per spazzar via l’aumento della povertà dovuto al coronavirus.

Impedirebbe inoltre alle potenti multinazionali di incrementare il proprio controllo sul mercato attraverso acquisizioni di imprese sul lastrico.

Il gettito stimato è calcolato essere intorno ai 104 miliardi di dollari tassando soltanto 32 multinazionali.

Sono risorse sufficienti per finanziare lo sviluppo di vaccini contro il coronavirus gratis che al momento sembrano essere un miraggio fino al 2021 e a per di più a pagamento.

Si punta a stimolare in loro l’interesse a diventare enti generativi di profitti e vantaggi anche per gli altri e non solo per loro stessi.

Impostazioni privacy