Covid, 39 positivi in una casa di riposo in provincia di Alessandria

Dei 39 positivi registrati a Villanova Monferrato, in provincia di Alessandria, almeno 2 sarebbero ricoverati in ospedale in condizioni non gravi.

Alessandria positivi
Sarebbero 39 i contagiati dal focolaio creatosi nella casa di riposo in provincia di Alesasndria.

Grande preoccupazione a Villanova Monferrato, in provincia di Alessandria, dove in una casa di riposo sono stati individuati 39 positivi al coronavirus.

Fortunatamente nessuno dei 39 contagiati sembra in pericolo di vita

Un vero e proprio focolaio quello rinvenuto nella struttura gestita dal Comune. Il numero di infetti, infatti, è salito rapidamente dai 27 della scorsa settimana ai 39 di oggi, sui 46 ospiti totali. Tra i positivi individuati ad Alessandria, 2 sarebbero ricoverati all’ospedale Casale Monferrato in via precauzionale.

Nemmeno durante il lockdown la casa di riposo era stata colpita così duramente

La salute degli altri residenti della casa di riposo, fortunatamente, non desta, invece, alcuna preoccupazione. Ovviamente, adesso la villa è tenuta sotto stretta osservazione dalle autorità sanitarie e dall’amministrazione comunale del sindaco Fabrizio Bremide.

Proprio quest’ultimo fa sapere come non c’è da preoccuparsi ed il focolaio verrà contenuto senza fatica.

“Dopo i tamponi effettuati mesi addietro e senza che la struttura fosse mai stata aperta alle visite l’Asl aveva disposto un secondo ciclo di tamponi a tutti gli ospiti”.

Il risultato, come detto dallo stesso primo cittadino, ha stupito tutti dato che nella struttura non si potevano effettuare visite e di conseguenza sarebbe stato difficile per il virus entrare a contatto con gli ospiti. Una situazione che ha lasciato di stucco tutti dato che nemmeno nei mesi più duri della pandemia la villa era stata colpita con questa intensità.

Anche gli operatori presenti nella struttura sono stati sottoposti al tampone e secondo il sindaco, inoltre, sarebbero proprio quest’ultimi che avrebbero portato il Covid nella casa di riposo. Sarebbe proprio un operatore sanitario asintomatico l’ipotesi più accreditata sul come il virus sia riuscito a penetrare le misure precauzionali dell’edificio.

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