Covid in picchiata, l’Iss annuncia: “È necessario prendere misure drastiche”

Più di settemila i focolai ancora attivi, lʼepidemia è in rapido peggioramento, gli esperti mettono in guardia.

Peggiora l’epidemia, gli esperti consigliano di restare in casa.

Secondo rapporto Iss, la situazione si è aggravata

I casi di Covid sono rapido aumento con Rt nazionale di 1,5, e in quasi tutte le regioni, fatta eccezione per la Basilicata.

Una situazione nel complesso ad uno stadio preoccupante. Il livello di criticità importante a breve termine, sta raggiungendo la soglia di criticità, in molte Regioni.

Questo è quanto emerso dal monitoraggio che viene eseguito ogni settimana dal ministero Salute-Iss.

In aumento ormai da settimane, i casi rischiano di far precipitare la situazione, al punto che molte regioni hanno già deciso la via intrapresa dal governatore della Campania De Luca.

Necessario intervenire senza ulteriori indugi e affidarsi a ulteriori provvedimenti restrittivi, come coprifuoco e didattica a distanza per le superiori. Viene in fatti consigliato dall’Iss alla popolazione di restare in casa.

Rischio diffuso in tutta Italia

Non si parla più di regioni che singolarmente si trovano a fronteggiare l’emergenza, ma di un possibile allargamento delle emergenze se non si rispetteranno le norme di sicurezza.

Secondo l’Istituto superiore di sanità,

“è fondamentale che la popolazione riduca tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo”

Viene anche ricordato che solo adottando i comportamenti individuali rigorosi, nel pieno rispetto delle misure igienico-sanitarie predisposte distanziamento e, un corretto delle mascherine, potremo sperare di arginare il dilagare del virus.

Si legge nel monitoraggio, che sono circa7.625 i focolai attivi, 1.286 quelli più recenti nuovi, nella maggioranza dei casi si tratta di questi focolai avvenuti in ambito domiciliare. Questo sembra essere al momento il contesto dove avviene la circolazione virale, ma non il reale motore dell’epidemia.

Secondo quanto riportato da TgCom 24,  riguardo i focolai nelle scuole la trasmissione potrebbe essere avvenuta in ambito scolastico, per quanto la trasmissione intra-scolastica sembra essere ancora limitata.

Tuttavia appare evidente che le attività extra e peri-scolastiche possono essere parte integrante di un effetto di trasmissione a catena. Questo accade specialmente quando non vengono adottate le misure di prevenzione previste.

 

 

 

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