Covid, bollettino del 19 febbraio: 15.479 casi e 353 morti

Aggiornamento sulla situazione della pandemia da Covid-19 nel nostro Paese. I dati riportati sono quelli diffusi dal Ministero della Salute.

Il bollettino di oggi  19 febbraio 2021, con gli aggiornamenti sulla situazione del Covid-19 in Italia.

Il bollettino del 19  febbraio

L’evoluzione della pandemia in Italia è monitorata regolarmente dal Ministero della Salute sul portale ufficiale. Il report divulgato ogni giorno riporta i dati riferiti alla situazione nazionale.

Dai dati si evidenzia la curva dei contagi e dei morti e la condizione degli ospedali italiani, con riferimento al numero dei pazienti sintomatici ricoverati nelle terapie intensive.

Un ulteriore dato utile per il monitoraggio riguarda il numero di tamponi eseguiti nelle 24 ore.

Di seguito tutti i dati ufficiali:

  • Nuovi Contagi: 15.479  contro i 13.762
  • Morti: 353  contro i 347 di ieri
  • Pazienti ricoverati con sintomi: – 2.053
  • Pazienti in terapia intensiva: 2.059
  • Guariti: 17.170 contro i 17.771
  • Tamponi: 297.128  invece dei 288.458

Come appare dai dati, la curva dei nuovi casi è in  aumento rispetto a ieri, cosi come quella riferita ai pazienti guariti è in calo rispetto alla giornata di ieri. Il dato dei tamponi è in diminuzione rispetto a ieri.

Spallanzani: “Il vaccino russo è una risorsa”

E’ stato fornito un parere tecnico-scientifico sul vaccino Sputnik V, dall’istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani.
Ora i Ministeri della Salute e degli Esteri, dovranno analizzare le nove pagine di valutazioni che il team dello Spallanzani ha fornito sullo Sputnik V.
In sintesi viene espresso nel parere come in relazione al siero russo:

“i dati disponibili depongono per un ottimo profilo di sicurezza a breve termine”.

Inoltre dal team, come riportato dal Il Messaggero, vengono forniti dati di comparazione per cui, ‘l’efficacia stimata’ del vaccino russo che è situata al 92%, risulterebbe maggiore quella di AstraZeneca che è al 82% dopo la seconda dose.

Questi sono dati che fanno ‘ritenere’ che il vaccino Sputnik V possa rivestire un ruolo importante nei programmi vaccinali contro Sars-Cov-2.

Tuttavia nel parere scientifico, che porta la firma del direttore sanitario Francesco Vaia, vengono riferite delle annotazioni circa le limitazioni sulle informazioni disponibili:

“non sono stati condivisi i protocolli di studio in dettaglio, ma solo sintesi”.

Oltre alla considerazione che, circa i dati di efficacia del vaccino russo, al momento tutti i dati provengono da una singola sperimentazione a Mosca. Non sono state date informazioni circa l’impatto che le varianti hanno sul siero.

Ad ogni modo per il team le conclusioni sono evidenti, se ci si basa sui dati forniti, lo Sputnik V si presenta con un ‘ottimo profilo di sicurezza’ la cui efficacia si può equiparare a quella di Pfizer e Moderna.

Di recente la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen ha riferito che per Bruxelles, l’opzione Sputnik V non era all’ordine del giorno.

Di fatto ha comunicato la von der Leyen per ora all’Ema non è pervenuta alcuna richiesta di autorizzazione alla commercializzazione per il vaccino russo anti-Covid Sputnik.

Ma qualora vi fosse una richiesta, la stessa dovrebbe avere tutti i dati completi e dovrebbe passare tutto il processo di esame. Inoltre in considerazione del fatto che non viene prodotto nell’Ue, si renderebbe necessario avviare un processo di ispezione negli stabilimenti produttivi.

 

 

 

 

 

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