Allarme Coronavirus sull’economia: oltre 60.000 posti a rischio

Coronavirus: ripercussioni negative sull’economia italiana, oltre 60mila posti di lavoro rischio

Emergenza coronavirus: gli effetti sulla già debole economia italiana potrebbero essere ancora più devastanti.

Secondo quanto riportato da Confesercenti la perdita nei consumi potrebbe arrivare a 3,9 miliardi di euro.

La frenata dei consumi avrà conseguenze economiche pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15.000 piccole imprese in tutti i settori.

Secondo Confcommercio, se la crisi economica dovesse perdurare oltre il mese di maggio e di giugno, l’impatto sul PIL potrebbe essere

“nell’ordine di 3-4 decimi di punto, ossia tra i 5 e i 7 miliardi di euro”.

A rischio ci sarebbero fino a 60mila posti di lavoro.

La situazione è particolarmente grave nel turismo. Secondo quanto riportato da Confesercenti:

“il comparto è già in zona rossa, con le attività ricettive travolte da un diluvio di disdette, e la stagione primaverile, che vale il 30% circa del fatturato totale annuo del turismo, appare seriamente compromessa”.

Alberghi, B&B, bar, attività commerciali e ristoranti subiranno ulteriori danni economici.

Effetti Coronavirus sul Salone del Mobile di Milano

Gli effetti del coronavirus si faranno sentire anche sul Salone del Mobile, l’evento più importante che si svolge a Milano in tutto l’anno.

La 59esima edizione della kermesse più attesa dell’anno slitterà di due mesi: non si svolgerà più dal 21 al 26 aprile, ma dal 16 al 21 giugno.

“Il Salone si sarebbe dovuto aprire il 21 aprile e abbiamo deciso di rinviarlo di un paio di mesi”,

ha sottolineato il Sindaco di Milano, Giuseppe Sala, in un video postato sulla pagina Facebook del Salone del Mobile.

“Milano non può fermarsi. […] Credo sia la decisione giusta, ma ognuno deve fare la sua parte: il Governo deve dare una mano a un settore fondamentale dell’economia e gli albergatori devono controllare i prezzi”,

ha sottolineato Giuseppe Sala.

Alla Fiera di Rho erano attesi circa 2.200 espositori. Inizialmente la stima era di avere circa trentamila presenze in meno dalla Cina, ma l’allarme del virus cinese si è diffuso anche in Italia.

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