Coronavirus, rientrati gli italiani da Wuhan: un connazionale rimasto in Cina

Atterrato l’aereo con i passeggeri italiani bloccati a Wuhan dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus. Un connazionale con febbre rimasto in Cina.

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Rientrati in Italia i 56 passeggeri bloccati in Cina a causa del coronavirus: un connazionale rimasto a Wuhan per aver contratto la febbre.

Atterrato l’aereo a Cecchignola

È atterrato questa mattina, pochi minuti dopo le 10, l’aereo che ha riportato in Italia i passeggeri bloccati a Wuhan, in Cina, dopo lo scoppio dell’epidemia di coronavirus.

Atterrati all’aeroporto militare di Pratica di Mare, gli italiani saranno condotti a breve a Cecchignola, campus olimpico. Ad attenderli, come riporta anche Tgcom24, due settimane di quarantena, per scongiurare qualsiasi possibilità di contagio da coronavirus.

L’agente patogeno ha infatti due settimane di incubazione, ecco perché si attenderanno 14 giorni prima di dichiarare gli italiani giunti da Wuhan fuori pericolo.

I passeggeri hanno viaggiato su un Boeing 737 dell’Aeronautica militare, atterrato a Pratica di Mare.

Ora saranno effettuati dei controlli sulle 56 persone giunte in Italia e se non saranno riscontrate situazioni particolari, saranno indirizzati Cecchignola, dove resteranno sotto controllo per due settimane.

Un italiano bloccato a Wuhan

Intanto, un connazionale con febbre è rimasto a Wuhan, in via precauzionale, per evitare che potesse contagiare gli altri passeggeri del volo. L’uomo è tenuto sotto controllo dal personale medico e la famiglia è in contatto con la Farnesina per essere aggiornata sulle sue condizioni di salute.

Proprio ieri tre ricercatrici dell’ospedale Spallanzani di Roma sono riuscite ad isolare il coronavirus. Un passo importante che può aiutare nella ricerca di una cura e di un vaccino per contrastare la diffusione del virus.

Maria Rosaria Capobianchi, Francesca Colavita e Concetta Castilletti sono le tre ricercatrici dello Spallanzani che hanno il merito di aver isolato il ceppo del virus.

Ed è proprio il personale dell’ospedale romano che si occupa di monitorare la situazione di eventuali persone contagiate dal coronavirus.

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