Coronavirus: dimessa Stefania Giardoni dopo essere risultata negativa a due tamponi

Coronavirus, la terribile odissea di Stefania Giardoni, la prima donna romana positiva al Covid-19

Stefania Giardoni, ex commessa cinquantenne alla Magliana e prima romana positiva al Covid-19, ha raccontato la sua esperienza e la lotta al coronavirus.

Come riporta Il Messaggero la prima malata a Roma ha affrontato una lunga odissea e sottolinea:

“La mia esperienza con il coronavirus mi ha fatto capire che c’è superficialità in alcuni medici delle cliniche convenzionate nelle dimissioni dei pazienti e che potrebbero non essere sufficienti due tamponi negativi per la guarigione”.

La donna ha spiegato come il coronavirus le abbia provocato la perdita del senso del gusto.

Dopo tre crisi ipertensive e due tamponi che hanno dato esito negativo Stefania Giardoni è stata dimessa.

Una volta tornata a casa, dopo due giorni, la donna si è recata in un’altra struttura ospedaliera per farsi misurare la pressione.

Stefania è risultata positiva al tampone e, adesso, la donna è stata nuovamente ricoverata.

A distanza di due mesi da quando ha manifestato per la prima volta i sintomi del Covid-19, adesso la donna è tornata positiva al tampone:

“Tosse e febbre, ma non alta: mi hanno ricoverato allo Spallanzani con 37.5 ma già avevo la polmonite”,

ha detto la donna romana a FanPage.

“Col coronavirus ho perso senso del gusto”,

continua a raccontare Stefania.

Da tre giorni i medici le hanno sospeso i farmaci – il keletra, un farmaco anti-HIV.

Da qualche giorno Stefania ha recuperato il senso del gusto e sogna di

“ricominciare da capo. Adesso mi sogno una bella amatriciana”.

Tuttavia, la donna confessa che è in stanza con un’altra signora positiva al Covid-19 e teme che ci possa essere un’altra ricaduta.

Fortunatamente, la donna non è mai stata intubata.

Donna positiva al Covid-19: le dimissioni di Stefania Giardoni

Così racconta le sue dimissioni:

“Sono uscita dallo Spallanzani in buone condizioni, mi sentivo bene, producevo anticorpi da sola, la polmonite stava passando e non prendevo più farmaci. I medici mi hanno salvato la vita”.

 

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