Coronavirus, fuga in pullman dalla Toscana alla Campania: 17 persone a rischio denuncia

Sono fuggiti in pullman da Prato: ora sono accusati di aver eluso il dispositivo restrittivo sugli spostamenti per l’emergenza Coronavirus.

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Una fuga passata quasi inosservata, che mette in luce tutte le falle del sistema di controlli messi in atto per contrastare i “furbetti” dell’emergenza coronavirus.

La fuga da Prato a Pompei

Una fuga in pullman, per scappare dalla Toscana alla Campania, che ha evidenziato tutte le carenze del sistema di controlli avviati per arginare la diffusione del coronavirus.

Come riporta anche Il Mattino, sono 17 le persone che nella notte scorsa sono salite a bordo di un pullman privato che li ha condotti da Prato a Pompei. Ad attenderli, nella cittadina napoletana, c’erano diverse auto, presumibilmente di parenti ed amici, che li hanno quindi prelevati.

A lanciare l’allarme sono stati i residenti, che hanno fatto partire un tam-tam preoccupato sui social. Sono quindi scattati i controlli da parte dei Carabinieri di Pompei, che hanno contattato la società titolare del bus privato.

Sono stati quindi recuperati i nominativi dei 17 fuggiaschi e si è accertato che uno di loro si sia fermato a Pompei, gli altri si sono invece diretti in altri comuni del capoluogo napoletano.

Le motivazioni della fuga

I 17 passeggeri del pullman hanno quindi dovuto motivare la loro fuga dalla Toscana alla Campania. Alcuni hanno giustificato la partenza per motivi di salute, altri hanno raccontato di dover assistere dei parenti anziani e malati.

I Carabinieri dovranno ora accertare la veridicità delle motivazioni addotte dai fuggitivi. Nel caso non fossero veritiere, i 17 rischiano una denuncia per non aver rispettato le imposizioni del governo in merito agli spostamenti.

Quanto emerso dal viaggio fantasma dell’autobus è una vera e propria falla nel sistema dei controlli avviato per contrastare l’ampliarsi del contagio da coronavirus. Bisognerà accertare come abbia fatto il pullman ad eludere tutti i controlli o se, ipotesi ancora peggiore, i controlli non ci siano proprio stati.

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