Coronavirus, Federcalcio : congelamento stipendi e riduzioni dei contratti

L’emergenza da coronavirus solleva polemiche anche nel mondo del calcio. Dopo lo stop al campionato,Federcalcio annuncia nuove misure ma è bufera.

serie A blocco stipendi

La Lega di Serie A si è riunita per prendere decisioni necessarie al tempo dell’emergenza da coronavirus ma le polemiche per le anticipazioni su cosa è emerso stanno già tenendo banco. Ecco cosa ha dichiarato Federcalcio.

Riunione urgente dei club per l’emergenza sanitaria, stipendi a rischio?

La sospensione del calendario delle partite di calcio e degli allenamenti è infine arrivata come decisione necessaria anche se sofferta, data l’emergenza sanitaria attuale.

Tommasi ha già espresso parere sfavorevole alla ripresa degli allenamenti come riporta La Repubblica:

“Sarebbe insensato e pericoloso riprendere ora”

I club di Serie A si sono allora riuniti in tuta fretta per capire come gestire al meglio la situazione soprattutto per quanto riguarda gli stipendi.

La decisione che pare la più probabile infatti sarebbe stata comunicata ai sindacati e non sarebbe ovviamente condivisa:

“Congelare gli stipendi di marzo”

La crisi economica seguita allo stop delle attività ha colpito infatti il mondo del calcio come gli altri settori economici del nostro Paese. Non solo, anche le tv potrebbero risentire dello stop non incassando i diritti tv o pagando più di quanto contrattato.

La decisione dei club di bloccare gli stipendi di marzo, senza penali fino a maggio, parrebbe l’unica soluzione.

Le proposte per la ripresa delle partite

Federcalcio ha appreso la decisione della Lega Serie A e sta vagliando anche le proposte per il nuovo calendario.

Come ha evidenziato Luigi De Siervo le possibilità di ripresa potrebbe essere il 2 maggio o al più tardi il 6 giugno.

L’idea sarebbe dunque quella di posticipare ad ottobre le amichevoli di campionato e a luglio le semifinali e finali della coppe europee.

Nonostante tale programma la ripresa delle partite potrebbe però non essere possibile, elemento che dipende imprescindibilmente dall’evoluzione della situazione sanitaria.

Nel caso dunque lo stop debba essere definitivo la proposta ulteriore non positivamente accolta è quella di tagliare del 30% gli stipendi dei calciatori.

Il Presidente dell’ Assocalciatori, Tommasi ha infatti dichiarato:

“Noi non possiamo imporre ai calciatori di accettare eventuali tagli…decidono i singoli”

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