Coronavirus, è emergenza mondiale: gli ultimi aggiornamenti sulla situazione

La pandemia da coronavirus dilaga nel mondo, ecco qual è la situazione dei contagi e cosa accade fuori dall’Italia così colpita dall’emergenza Covid-19.

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coronavirus nel mondo-immagine pixabay

La diffusione del coronavirus sta mietendo vittime ed i contagi sono in aumento ovunque. Il mondo si blinda davanti alla minaccia di Covid-19 ed i governi cercano febbrilmente cure, ecco tutti gli ultimi aggiornamenti dal mondo.

Emergenza da coronavirus in aumento ovunque

Da quando ormai solo poche settimane fa l’OMS ha dichiarato la pandemia da coronavirus, la situazione nel mondo rispetto al numero dei contagi è aumentata ad una velocità impressionante.

Non solo l’Europa è stata duramente colpita infatti dall’epidemia del virus nato in a Wuhan in Cina e diffusosi ovunque.

Al primo posto per numero di contagi ci sarebbero gli Usa ( 100.717) seguiti da Italia (86.498) e Cina solo al terzo posto.
Segue la Spagna (65.719) mentre nel Regno Unito c’è il primo caso di carica governativa positiva al tampone come ha fatto sapere ieri Boris Johnson.

Nel mondo dunque secondo uno studio della John Hopkins University i casi di coronavirus accertati sarebbero 595.800 come riporta La Repubblica.

Cina e Corea: contagi di ritorno dall’estero

In Cina Paese focolaio del virus la situazione sta lentamente tornando alla normalità con una riapertura graduale delle attività dovute ad un azzeramento dei casi nelle regioni di Wuhan e Hubei.

A preoccupare però i contagi “di ritorno” ben 54 casi di positivi Covid-19 tra persone rientrate dall’estero con tre morti, come fa sapere Pechino.

In Corea del Sud invece i casi di nuovi positivi tornati da paesi esteri sono stati ben 146 ieri venerdì 27 marzo anche se il picco è stato registrato verso la fine di febbraio.

Gli Usa richiamano l’esercito

Trump per far fronte all’emergenza ha autorizzato con un decreto il richiamo di militari da tutte le divisioni come esercito, marina, guardia costiera ecc, per essere impiegati nella lotta all’emergenza da coronavirus.

Il Presidente inoltre ha comunicato che a breve farà sapere le decisioni in merito all’allentamento delle norme restrittive, che in ogni caso resteranno in vigore a New York .

Infine ha imposto alla General Motors la conversione della produzione in strumenti per la respirazione assistita da distribuire agli ospedali.

In America Latina un aumento esponenziale dei contagi

La situazione in America Latina non è più serena.

In Messico i contagi sono saliti a 717 con 12 deceduti, mentre in Ecuador si è superato il numero di 1.600 contagi con 41 vittime tanto che le autorità hanno fatto sapere che verranno costruite fosse comuni a Guayaquil la città più colpita.

Non va meglio in Argentina dove i positivi sono addirittura 690 mentre i morti sono stati fin’ora 17. Il ministro della Sanità Garcia ha dichiarato che il picco è previsto la prossima settimana, intorno al 31 marzo.

Il Venezuela riceverà gli aiuti dall’Onu per far fronte all’emergenza, è quanto dichiarato ieri su Twitter dal ministro degli Esteri Arreaza che ha confermato il colloquio tra Maduro ed il Predidente Onu Antonio Guterres.
La situazione contagi è in aumento con 113 positivi ed il secondo caso di decesso all’ospedale privato di Caracas.

Russia ed Iran, confini blindati e richieste di liberare i carcerati

La Russia ha deciso di chiudere tutti i voli da e per la Cina a partire dai voli da Pechino e poi per le altre regioni come comunica la ditta Aerofloat.
Fanno eccezione casi particolari di reimpatrio di connazionali e dei voli commerciali di merci e posta.

L’Iran oltre all’emergenza sanitaria sta affrontando una polemica con il governo Usa reo di aver arrestato alcuni scienziati iraniani con motivazioni sanitarie.
Secondo il governo di Teheran tali motivazioni sarebbero ingiuste e la richiesta è di rilascio immediato, a rischio la loro sopravvivenza nelle carceri americane in condizioni disumane.

“Gli Usa hanno trattenuto diversi scienziati iraniani..e non li rilasciano anche se i loro tribunali hanno respinto le assurde accuse”

Sono le parole di Javad Zarif, ministro degli Esteri.

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