Coronavirus, la situazione dei contagi nel mondo: migliora la situazione in Cina

La situazione in Cina, Corea e Giappone è in via di miglioramento? Il bilancio di morti, contagi e aggiornamenti sulla situazione attuale

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Il Coronavirus sta terrorizzando il mondo intero. Questa forma virale originata dalla Cina ha allargato i suoi confini non solo nel resto dell’Oriente ma anche in Europa e, soprattutto, ha purtroppo colpito anche l’Italia, con casi, per ora, localizzati esclusivamente al Nord.

Ma cosa sta succedendo attualmente in Cina, Corea e Giappone? A che numero si trova il bilancio di morti e contagi? Vi è ancora un grave stato di allerta?

Coronavirus: stato di allerta ridotto in Cina

Il bilancio dei morti in Cina per il Coronavirus è salito ieri a 150. 648 sono, in totale, i casi di infezione accertata. Un’importante novità positiva però, vede ben sei province della Cina abbassare il livello di emergenza contro l’epidemia. A Gansu, Guizhou, Guangdong, Yunnan, Shanxi e Liaoning, il livello di criticità è stato infatti ridotto da 1, che è l’allerta massima, a 3.

La situazione in Giappone e Corea del Sud

Forti ancora le preoccupazioni arrivano in Giappone e Corea del Sud. Il bilancio dei morti in Giappone è aumentato a 2.592, con 77.150 contagi. Dimesse dagli ospedali 24.734 persone.Epicentro dell’epidemia del Coronavirus è la provincia dell’Hubei, che ieri ha contato 149 morti, 398 contagi e 1.439 guarigioni. I numeri totali sono quindi incrementati a 2.945, 64.287 e 16.738. A Hainan 1 morto ieri.

In Corea del Sud 763 contagi totali, 7 morti. A differenza della Cina però, la Corea del Sud ha aumentato lo stato di allerta per il Coronavirus al rosso, il livello più alto. Questo non succedeva dal 2009 ovvero i tempi dell’epidemia di febbre suina. La mossa consente alle autorità di adottare misure eccezionali come la chiusura momentanea delle scuole e il taglio dei voli aerei da e per il Paese.

Il ministero dell’Educazione ha disposto il rinvio del nuovo semestre di una settimana per gli asili negli sforzi per contrastare il virus.

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