Coronavirus nei bambini: in Italia 300 contagiati, casi non preoccupanti

Quanti sono i contagi di coronavirus tra i bambini in Italia? I numeri parlano di 300 casi ma per fortuna non gravi, ecco la situazione attuale.

coronavirus bambini
bambini e coronavirus

Secondo la Società Italiana di Pediatria i bambini vengono colpiti in maniera più lieve dal coronavirus, ecco i dati del contagio infantile.

Contagi e decessi da coronavirus, cosa sappiamo fin’ora

L’infezione da Covid-19 dichiarata pandemia dall’Oms solo recentemente probabilmente circolava già da prima di Natale.

Molti casi sono stati e sono tutt’ora asintomatici o con una sintomatologia talmente lieve da confonderla con un raffreddore o un’influenza.

E’ altrettanto reale che in alcuni casi la situazione precipita tanto da richiedere un’ospedalizzazione in reparti di terapia intensiva dove si possa essere sottoposti a macchinari per la ventilazione assistita 

Proprio questa ultima condizione che spesso degenera in decesso è quella a fare più paura i più colpiti sono ovviamente gli anziani e e le persone affette da più patologie o con un sistema immunitario compromesso.

In realtà però anche pazienti sani e più giovani possono essere colpiti in maniera grave dal virus come è accaduto nel caso ormai famoso del “paziente 1” di Cogodno.

I bambini sono meno colpiti? I pediatri chiariscono la situazione

Ma allora qual è la reale situazione del contagio per i bambini ed i più giovani?

E’ ovviamente la domanda che insistentemente pongono ai pediatri i genitori.

A rispondere ci ha pensato il Presidente della Società Italiana di Pediatria Alberto Villani in un’intervista a Fanpage.

“I genitori possono stare tranquilli: anche se i bambini contraggono il coronavirus si manifesta in forma lieve o molto lieve”

Queste affermazioni dovrebbero contribuire a rassicurare i  genitori e Villani continua spiegando che secondo i dati di cui siamo in possesso:

“Ad oggi nessun bambino è grave”.

La medicina non ha ancora spiegato chiaramente tale fenomeno ma ci sono alcune ipotesi che i medici stanno vagliando.

Tra le opzioni il fatto che i bambini essendo vaccinati abbiano un sistema immunitario già “allenato” oppure che abbiano già avuto a che fare con un tipo di coronavirus differente.

Ciò non significa però che si possa sottovalutare il rischio della malattia e dunque l’esperto invita comunque a seguire le precauzioni necessarie e a non uscire di casa:

“Si tratta di circa 300 casi i tutta Italia…ribadiamolo: bisogna stare a casa il più possibile”

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