Scuola, Ministro Istruzione: “A settembre metà studenti in classe e metà online”

La Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, annuncia quello che potrebbe essere il possibile scenario del ritorno a scuola a settembre.

bambino lezione online – iStock

Didattica mista: il rientro a scuola degli studenti, dopo la pandemia del coronavirus, potrebbe essere con lezioni in classe ed online.

Le parole della Azzolina

La ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha annunciato i possibili risvolti per il ritorno tra i banchi di scuola a settembre. Dopo lo stop alle lezioni in classe, per i sopraggiungere dell’emergenza coronavirus, e la sperimentazione della didattica a distanza, il nuovo anno scolastico dovrebbe ripartire con una didattica mista.

Come annunciato dalla titolare del Miur a L’intervista di Latella, in onda su Skytg24, nel quadro dell’emergenza coronavirus non è pensabile far tornare gli studenti a scuola in classi da quasi 30 persone.

L’idea è quindi quella di una didattica mista, metà in classe e metà con videolezioni online.

No ai doppi turni

La Ministra ha poi precisato che non si è mai parlato di doppi turni per quanto riguarda gli insegnanti.

L’ipotesi che si sta facendo più strada è quella di dividere le classi a metà, in modo che vada a scuola prima una parte degli studenti, negli altri giorni della settimana toccherebbe poi all’altra metà di loro.

Per quanto riguarda i bambini delle scuole elementari, la Azzolina ha sottolineato che anche il loro rientro tra i banchi di scuola è molto importante.

“I bambini devono tornare a scuola, è un segmento delicato nella vita di uno studente”

ha sottolineato la titolare del Miur. Continua la strada della collaborazione con il comitato tecnico-scientifico per capire come possa essere il rientro a scuola, se con dispositivi di protezione o meno.

Per quanto riguarda i più piccoli, la Ministra ha annunciato che, nel periodo estivo, potrebbero essere messi a disposizione cortili e spazi all’aperto delle scuole. Occorre sostegno ai genitori che rientreranno a lavoro e che avranno necessità di trovare qualcuno che si occupi dei loro figli.

Confermata anche la nuova modalità dell’esame di Maturità: la prova orale varrà 40 punti, mentre il percorso di studi gli altri 60.

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