Papà muore, al figlio va la pensione di reversibilità: sentenza storica per le coppie LGBT

Un bambino riceverà la pensione di reversibilità del padre morto prematuramente. Sentenza storica per le coppie gay.

L’INPS è stata condannata a riconoscere la pensione di reversibilità a un bambino di una coppia LGBT dopo la morte prematura del papà del piccolo.

Una sentenza storica per le coppie gay che aggiunge un novo tassello nella sfera dei diritti delle persone omosessuali.

Il genitore riconosciuto biologico, infatti, è venuto a mancare a causa di un infarto che gli ha stroncato la vita.

Coppie gay, pensione di reversibilità al figlio dopo la morte del padre

Il papà biologico è deceduto a seguito di un infarto che non gli ha lasciato scampo. Al figlio della coppia LGBT andrà la pensione di reversibilità del genitore biologico.

Una sentenza storica per le coppie gay che muove un altro passo in avanti verso il riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali.

L’INPS, infatti, dovrà versare il corrispettivo al bambino: l’uomo è morto nel 2015, prima che le unioni civili fossero riconosciute anche in Italia.

Lo stesso valeva per il certificato di nascita di suo figlio, registrato negli Stati Uniti con i nomi dei due padri.

Le parole dell’avvocato della coppia

L’avvocato della coppia afferma che i genitori del piccolo sono convolati a nozze nel 2013.

La morte per il genitore biologico è sopraggiunta all’età di 40 anni, pertanto non ha avuto il tempo di riconoscere il piccolo anche nel nostro paese. Il bambino è nato nel 2010.

Il legale ha affermato che “La Corte di appello di Milano ha condannato l’Inps a riconoscere a questa famiglia gli stessi diritti che vengono riconosciuti ad ogni altra famiglia“.

Come ogni altro nucleo familiare, sottolinea l’avvocato, anche quelle arcobaleno devono far fronte a tutti i problemi legati alla genitorialità e alla burocrazia che circonda le diverse questioni che fanno parte della sfera familiare.

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