Conti correnti: come spostare i soldi con tranquillità senza temere il Fisco?

E’ possibile spostare i soldi da un conto corrente professionale ad uno personale con tranquillità? Scopriamo come fare senza temere l’Agenzia delle Entrate.

conti correnti

Sia i versamenti in contanti che gli spostamenti di denaro da un conto all’altro possono essere operazioni soggette al controllo del Fisco.

Per questo, è necessario prestare massima attenzione ogni volta che si esegue un bonifico bancario o postale in favore di qualcuno.

Tuttavia, è possibile trasferire i soldi da un conto corrente a un altro in tranquillità: ecco come procedere.

Conti correnti: come funzionano i controlli

Sono sempre oggetto di controllo da parte del Fisco i versamenti di contanti, i bonifici da un conto all’altro e i giroconti.

La causale di un bonifico bancario non è assolutamente sufficiente per giustificare lo spostamento del denaro, trattandosi solo di una dichiarazione fatta dal contribuente.

Per questo potrebbe essere utile recuperare le informazioni sullo stesso bonifico e tenere ordine nei rapporti commerciali tra le parti.

Anche i prelievi di contanti sono oggetto di verifiche solo quando si tratta di soggetti titolari di Partita IVA.

Parimenti i giroconti sono, in generale, liberi trattandosi di spostamento di denaro da due conti intestati alla stessa persona.

La prima cosa a cui prestare è la causale da accompagnare al bonifico, che funge più da “promemoria” per le parti che da dichiarazione valevole ai fini fiscali.

In caso di bonifico a rischiare maggiormente è chi riceve il denaro: l’Agenzia delle Entrate può chiedere chiarimenti in merito alle ragioni dell’accredito.

Per il Fisco vale l’equazione: versamenti = ricavi (o compensi) tassabili.

La restituzione di un prestito non è un’operazione imponibile a meno che non vengano concordati interessi, che costituiscono un reddito per il mutuante.

Gli interessi devono essere dichiarati nel 730, per questo è sempre bene specificare che il prestito è infruttifero.

I giroconti non devono assolutamente celare alcuna operazione elusiva: il Fisco può ritenere che il denaro sia di pertinenza di chi riceve il bonifico e procedere all’applicazione delle sanzioni.

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