Condannato Mingo di “Striscia la Notizia”: i suoi erano servizi taroccati

L’ex inviato di “Striscia la Notizia” Domenico De Pasquale (in arte Mingo) e la moglie Corinna Martino sono stati processati per i reati di truffa, falso e diffamazione.

Accusato di falso e truffa ai danni di Mediaset.

Servizi taroccati

Il termine “tarocco” viene dall’uso popolare, ma il senso è chiaro: sta per falso, ed è proprio di questo che è stato accusato Domenico De Pasquale, meglio conosciuto con il suo nome d’arte “Mingo”.

L’ex inviato di “Striscia la Notizia è stato condannato dal Tribunale di Bari ad una pena di un anno e due mesi di reclusione.

Mingo è accusato di aver inventato dal nulla diversi servizi che sono stati mandati in onda nel corso del programma di Antonio Ricci.

In pratica, Domenico De Pasquale e Corinna Martino, moglie dell’artista, avrebbero presentato servizi relativi a storie inventate, ma presentati in tv come veri.

Come riporta TGCom 24, la coppia ha ricevuto dei rimborsi relativi a costi sostenuti e non dovuti per figuranti e attori.

Mingo lavorava insieme ad un altro inviato, Fabio De Nunzio, in quel periodo faceva coppia con l’ex inviato, che tuttavia era all’oscuro della truffa.

Truffa e diffamazione

La sentenza ha stabilito che gli imputati sono ritenuti responsabili di quattro truffe corrispondenti a 4 falsi servizi creati ad hoc per il tg satirico.

Per quanto in principio avessero dovuto essere dieci in totale i servizi costruiti artificiosamente. Tuttavia la giudice Rosa Calìa Di Pinto ha ritenuto che solo per quattro di essi si possa configurare il reato di truffa.

I falsi servizi sono stati trasmessi tra il 2012 e il 2013, mentre per tre episodi è stata dichiarata la prescrizione.

Inoltre Mingo ha subito anche una condanna per diffamazione e falsa testimonianza in quanto nel 2015 accusò gli autori di Striscia la Notizia di essere gli “ideatori dei falsi servizi”.

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