Autocertificazione: cosa significa “comprovati motivi di lavoro”? Dove scaricarla in PDF

“Comprovati motivi di lavoro” nell’autocertificazione: tutti i chiarimenti.

compilare la nuova autocertificazione 4 maggio

Chi non può usufruire dello smart working e deve necessariamente spostarsi per lavoro deve indicare sul modulo di autocertificazione “comprovati motivi di lavoro”.

Qui potete trovare la autocertificazione del Ministero PDF

È lo stesso Esecutivo a chiarire che è giustificato sia il tragitto per recarsi sul posto di lavoro sia la sosta per la pausa pranzo.

Quando si parla di “comprovati motivi di lavoro” si fa riferimento al fatto che chi viene fermato dalle Forze dell’Ordine deve essere in grado di dimostrare la veridicità e la validità del motivo dello spostamento fisico.

Autocertificazione: quali sono i “comprovati motivi di lavoro”?

Con la Fase Due molte persone torneranno a spostarsi per motivi di lavoro.

Sull’autocertificazione Covid-19 si dovrà barrare come motivazione dello spostamento: “comprovati motivi di lavoro”.

Ma cosa si intende? È la stessa Circolare dei Consulenti del Lavoro n. 6 del 2020:

“Le comprovate esigenze lavorative non devono necessariamente rivestire il carattere della eccezionalità, urgenza o indifferibilità, potendole intendere riferite, alla luce di quanto emerge dalla norma e dai primi chiarimenti di prassi, alle ordinarie esigenze richieste dalle modalità attraverso le quali si è tenuti a rendere la prestazione lavorativa”.

Barrando “comprovati motivi di lavoro” sull’autocertificazione del Ministero dell’Interno il lavoratore dichiara sotto la propria responsabilità civile e penale il motivo dello spostamento.

Autocertificazione Covid-19: Sanzioni ai trasgressori

Nel caso in cui le Forze scoprano che lo spostamento non era giustificato da motivi di lavoro, il dichiarante rischia:

  • la denuncia per falsa attestazione (reato punibile con la reclusione da 1 a 6 anni),
  • la sanzione da 400 a 3000 euro.

Autocertificazione: cosa cambia dal 4 maggio

Dal 4 maggio l’autocertificazione servirà ancora, ma oltre ai tre motivi che consentono gli spostamenti («comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute») se ne aggiungerà una quarta: l’incontro con i congiunti.

I congiunti sono:

«parenti e affini, coniugi, conviventi, ma anche fidanzati e affetti stabili», ma anche «fidanzamenti e affetti stabili».

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