Suicidio Epstein “Vittime o menti criminali?”: emerso il ruolo delle donne dietro il caso

Mistero collaterale al suicidio del miliardario Jeffrey Epstein reo di aver abusato e istigato alla prostituzione decine di minorenni: che ruolo hanno avuto le sue collaboratrici, complici inconsapevoli o addirittura le vere menti dei reati commessi?

Il suicidio Epstein non ha pace. Ghislaine Maxwell e le altre fidate collaboratrici ora accusate dalle vittime di abusi di essere state le reclutatrici e le organizzatrici dei traffici a sfondo intimo di minorenni.
L’inchiesta si allarga e apre nuovi agghiaccianti scenari.

Il magnate pedofilo e la sua strana morte

Il finanziere americano 66enne conosciuto dall’èlite mondiale, muore suicida in carcere agli inizi di agosto.
Il miliardario si trovava nel carcere di Manhattan in attesa di processo per traffico di minorenni.

Già nel 2008 si era dichiarato colpevole per il reato di abuso di minori e istigazione alla prostituzione scontando però solo 13 mesi in regime di semilibertà, grazie alle sue conoscenze.

Insieme alle guardie e al direttore della prigione vengono indagati per responsabilità nel suicidio anche esponenti del Ministero della Giustizia e dell’Ufficio del Medico Legale.

L’autopsia confermerà che l’uomo si è tolto la vita impiccandosi con un lenzuolo al letto della cella ma molti sono gli interrogativi irrisolti.

Tra accuse incrociate e teorie complottiste, unica certezza è che l’inchiesta si sta allargando a macchia d’olio. Ora il suicidio Epstein apre scenari molto inquietanti.

I Personaggi famosi coinvolti nei traffici sessuali di minori

L’inchiesta sui traffici di minori non si chiude dopo la morte del finanziere: le ragazze, oggi donne, che lo accusano di violenza e induzione alla prostituzione hanno fatto richiesta di risarcimento.

Come riporta “GENTE” sotto la lente degli inquirenti è l’agenda dei contatti, più di mille amici a cui avrebbe fornito le ragazze minorenni.

Per questi personaggi che frequentavano le case del miliardario non è scattata ad ora nessuna denuncia ma “solo” la gogna pubblica, dato che per la maggioranza si tratta di importanti politici e vip mondiali.

Alcuni tra i nomi che sono emersi: Clinton e famiglia, Tony Blair, il principe Andrea secondogenito della Regina Elisabetta II, l’attore Woody Allen e l’ex Premier israeliano Ehud Barak.

L’entourage femminile: donne che adescano altre donne prima del suicidio Epstein

Uno degli interrogativi più inquietanti in questa sordida storia riguarda sicuramente un aspetto che è ancora in fase di valutazione dagli inquirenti: la complicità delle collaboratrici donne.

Solo ultimamente infatti sono emerse le dichiarazioni di alcune delle vittime che tirerebbero in causa come parti attive nei traffici proprio le donne che lavoravano per Epstein.

Prima di tutto emerge il nome di Ghislaine Maxwell l’ereditiera inglese oggi 57enne ex fidanzata e poi grande amica del magnate.

Come riportato da GENTE n°34 e dal NEWSWEEK la Maxwell risulterebbe dalle testimonianze essere il suo braccio destro.

Si sarebbe occupata di reclutare le ragazze e di gestire le sei case del magnate in cui avvenivano le violenze.

La Maxwell viene tirata in causa direttamente da una delle vittime Virginia Giuffre oggi 34enne:

“Ghislaine mi ha reclutata a 16 anni e mi ha trasformata in una schiava del se**o“

Sempre il NEWSWEEK riporta la notizia che la giornalista Vanessa Grigoriadis avrebbe postato un tweet che farebbe emergere altre agghiaccianti rivelazioni delle vittime.

Il post infatti si ricollega alle dichiarazioni di un’altra donna – Johanna Sjorberg.

Durante il processo della Giuffre contro la Maxwell, Johanna testimoniò che l’ereditiera la reclutò con la promessa di darle lavoro come assistente di Epstein.

In seguito però la Maxwell le chiese di effettuare massaggi  all’uomo punendola nel caso non ci riuscisse al meglio.

Fatto confermato anche da un’altra ragazza, Priscilla Doe che rivela dettagli sconvolgenti come riportato dal NEW YORK POST.

La ballerina ventenne racconta come la Maxwell l’avesse istruita durante un incontro sull’isola privata di St. James nel 2006 addirittura con un tutorial sulle tecniche pratiche orali per gratificare il miliardario.

E non finisce qui. Un’altra delle vittime Jennifer Araoz allora 14enne si legge su GENTE dichiarò:

“Una donna mi venne incontro fuori da scuola. Mi promise che avrei fatto carriera e che avrebbe aiutato mia madre.”

Questa agghiacciante testimonianza insieme a decine di altre rivelazioni di ex minorenni che stanno uscendo allo scoperto ultimamente chiamano in causa altre collaboratrici di Epstein:

  • Sarah Kellen, ora 39 anni che si occupava di gestire l’agenda delle ragazze minorenni per gli incontri intimi
  • Lesley Groff, 51enne e assistente fidata di Epstein
  • Nadia Marcinkova oggi 33 anni, ex modella era stata lei stessa schiava di Epstein

In seguito ottenne favori economici come ad esempio la possibilità di aprire una sua scuola di volo in uno degli edifici del miliardario. Era stata anche pilota dell’aereo privato dedicato agli incontri con le ragazze il “Lolita Express”.

Non solo le posizioni degli amici-clienti di Epstein dunque ma anche sul vero ruolo delle donne che circondavano il magnate sono da chiarire.

Le indagini potrebbero addirittura portare alla prova di un loro coinvolgimento importante.

La vicenda assumerebbe allora risvolti ancora più agghiaccianti, con la presenza di un’organizzazione di donne che sfruttava altre donne minorenni e con problemi economici e sociali.

Gli aggiornamenti dell’inchiesta dell’FBI si spera chiariranno meglio questi aspetti.

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