Caserta, abusi su una minorenne: parroco condannato a 9 anni di carcere

La bambina, cui inizialmente i genitori non avevano creduto, aveva registrato i successivi incontri con il prete, confermando le violenze anche durante l’incidente probatorio.

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Per il religioso, che sin da subito aveva ammesso gli abusi, il pm aveva chiesto 9 anni e 6 mesi.

La ricostruzione della vicenda e il racconto della vittima

Una storia di abusi perpetrata nel tempo quella che ha portato alla condanna di Don Michele Mottola, parroco di Trentola Ducenta, nel casertano. 

Vittima delle violenze da parte del parroco una ragazzina appena 12enne, assidua frequentatrice della parrocchia in cui il prete esercitava.

Don Michele era spesso anche a casa della vittima, riuscendo così a conquistare la fiducia dei genitori della bambina. La 12enne, però, aveva deciso di denunciare tutto. Inizialmente, i genitori non le avevano creduto.

La bambina aveva così deciso di registrare con il suo smartphone gli incontri con il parroco. Registrazioni che sono finite poi nelle mani degli inquirenti.

“LASCIAMI STARE, NON MI DEVI PIÙ TOCCARE”

è una dei tanti tentativi della 12enne di respingere le avances del religioso.

“E’ SOLO UN GIOCO, NON FACCIAMO NIENTE DI MALE”

si sente dire, poco dopo dal prete. Durante l’incidente probatorio, la vittima aveva confermato le accuse nei confronti di Don Michele Mottola.

La condanna a 9 anni di carcere

Come riferisce anche Fanpage, il prete è stato condannato a 9 anni di carcere con l’accusa di abusi su una minore. Il pm aveva chiesto per lui 9 anni e 4 mesi.

Il primo arresto del parroco avvenne il 9 novembre 2019. Nella giornata di giovedì, il Tribunale di Napoli Nord ha emesso la sentenza di condanna in primo grado.

Quando emerse la vicenda degli abusi, Don Michele confessò le proprie responsabilità al vescovo Angelo Spinillo di Aversa. Fu poi la Diocesi stessa ad informare la Procura di Napoli Nord.

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