Carlo Calenda, proposta per una fusione con PiùEuropa: il lancio su Twitter

L’ex Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, lancia su twitter la proposta di fondere il suo partito, Azione, con PiùEuropa.

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Carlo Calenda propone la fusione con il partito di Benedetto Della Vedova. La risposta del segretario.

La proposta di Carlo Calenda

L’ex Ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda, lancia la proposta su Twitter: fondere il suo partito, Azione, con quello PiùEuropa.

Come riporta anche Il Fatto Quotidiano, l’idea del leader del partito fondato pochi mesi fa nasce da uno scambio di battute con Benedetto Della Vedova, segretario di PiùEuropa.

La risposta del segretario alla proposta di Calenda non si è fatta attendere:

“Facciamo insieme delle liste alle prossime elezioni regionali”.

PiùEuropa e Azione hanno corso separatamente alla tornata elettorale in Emilia-Romagna. In quelle regionali Carlo Calenda è riuscito a far eleggere Giulia Pigoni, come consigliere, nella lista Bonaccini Presidente a Modena.

Il Partito di Calenda non ha presentato una sua lista alle regionali. Nonostante ciò ha portato a casa l’elezione di un suo consigliere. Il partito di PiùEuropa non è riuscito a far eleggere nessun candidato alle regionali.

Consensi in crescita per il partito di Calenda

Considerando i consensi di entrambi i partiti, una loro fusione potrebbe portare alla nascita di un nuovo soggetto politico che potrebbe ottenere oltre il 4% dei consensi, e quindi a pari merito con il neo partito di Matteo Renzi, che si mantiene leggermente sotto al 5%.

L’ex Ministro dello Sviluppo Economico, in risposta a Della Vedova, ha sottolineato come potrebbero bastare anche solo due settimane per chiudere il processo di fusione, prima della prossima tornata elettorale.

La risposta del segretario del partito PiùEuropa sembra invece propens ad un accordo post-elettorale. I due gruppi potrebbero lavorare alla creazione di un fronte liberal-europeista da contrapporre all’ascesa dei partiti di destra e al fronte democratico.

 

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