Cadaveri in valigia a Firenze, la svolta: forse marito e moglie, ecco chi sono

Si fa strada l’ipotesi di un macabro messaggio per qualcuno con l’identificazione dei cadaveri, forse una coppia scomparsa nel 2015.

Giallo di Firenze, sono marito e moglie i due cadaveri nelle valigie

Nel frattempo è stata ritrovata una quarta valigia ed ora si corre contro il tempo per confermare le identità dei cadaveri. Ecco cosa è emerso nelle ultime ore.

Il giallo di Firenze: le valigie degli orrori

La svolta nel caso che sta sconvolgendo l’Italia negli ultimi giorni pare essere arrivata anche se nulla è ancora chiaro.

Ripercorrendo questo caso misterioso si sa che dal 10 dicembre fino ad oggi sono state ritrovate alcune valigie contenenti due cadaveri sotto la superstrada Fi-Pi-Li.

I due cadaveri risultavano fatti a pezzi ed in stato di saponificazione cosa che rendeva difficile l’identificazione.
Secondo le prime indiscrezioni l’uomo presentava una ferita alla gola ed aveva un tatuaggio su un avambraccio.

Di poche ore fa la notizia di un quarto ritrovamento e della possibile identificazione dei cadaveri.

La conferma dalle impronte digitali: chi sono le due vittime

Secondo quanto riporta anche Tgcom24, di oggi martedì 16 dicembre sarebbe stata ritrovata una quarta valigia anche se non è trapelato ancora cosa contenga.

Intanto le indagini portate avanti dai carabinieri stanno dando le prime risultanze: dalla comparazione delle impronte digitali del cadavere sarebbe stata definita la prima identità, quella dell’uomo.

Si tratterebbe di Shpetim Pasho dato per disperso nel 2015 assieme alla moglie Teuta.
I due coniugi, di 54 e 52 anni erano giunti in Italia dall’Albania per vedere i figli, uno dei quali era detenuto nel carcere di Sollicciano nei pressi della superstrada.

L’ipotesi che dunque le macabre valigie gettate dalla superstrada fossero dei messaggi indirizzati a qualcuno in particolare prende sempre più piede.

Oltre alla conferma della seconda identità, quella della donna, resta da capire chi abbia potuto connettere un gesto così tremendo. Per non lasciare nulla al caso si continua ad indagare anche bonificando la zona in attesa di nuovi ulteriori indizi che facciano luce su questo tremendo giallo.

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