Bozza Dpcm, le nuove misure: coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5 e zone rosse

Nella bozza del nuovo Dpcm: coprifuoco nazionale dalle 22 e zone rosse con divieto di spostamento.

La decisione del governo alla fine è arrivata. Dalla giornata di oggi, 3 novembre e dalle ore 22.00 alle ore 5.00 saranno consentiti solo gli spostamenti motivati da esigenze lavorative accertabili, e in condizioni di effettiva necessità come per motivi di salute.

Ultimo Dpcm: le regole contenute nella bozza

L’esecutivo guidato da Giuseppe Conte ha deciso per il coprifuoco. Secondo quanto riportano varie fonti tra cui Leggo.it, nella bozza del decreto il coprifuoco dovrebbe iniziare alle ore 22 di oggi, con validità su tutto il territorio nazionale.

Il nuovo Dpcm emanato da Conte dovrebbe essere valido fino al 3 dicembre. A dettare l’esigenza del mini lockdown il costante e progressivo aumento dei contagi.

Sono circa 28.244 i nuovi casi Covid e 353 morti secondo l’ormai consueto bollettino, che porta la data di oggi.

Prima in testa ancora la Lombardia, a seguire Campania, Toscana e Piemonte.

Nella bozza i cittadini sono comunque invitati a non spostarsi per tutto l’arco della giornata, utilizzando +mezzi di trasporto pubblici o privati, tranne che per reali esigenze lavorative, di studio, o per motivi di salute.

Le zone rosse

Nelle zone ad alto rischio confermato il fermo delle attività di negozi e mercati fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari.

Nel provvedimento è presente lo stop di tutte attività sportive presso le palestre. Chiuse le attività di bar e ristorazione mentre la consegna a domicilio l’asporto sarà consentita fino alle 22.

Sarà permesso praticare la sola attività motoria in forma individuale “in prossimità della propria abitazione”. Resta l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto .

Per la necessità di contenere il diffondersi del virus Covid-19 sono individuate le Regioni o parti di esse che si trovano in uno “scenario di tipo 3” il cui livello di rischio è da considerarsio alto.

Per le aree delle zone arancioni, (considerate a medio rischio), chiudono bar e ristoranti, ma restano aperti i negozi.

Viene limitato in queste zone “ogni spostamento con mezzi di trasporto pubblici e privati in un comune diverso da quello di residenza” salvo effettive necessità come: lavoro, studio e salute.

Per le scuole superiori è richiesta la didattica distanza al 100%. Continueranno ad avere la presenza, le attività di scuola per l’infanzia e scuola primaria.

Nella Pubblica amministrazione, cosi come nel settore privato, viene richiesto si effettui lo smart working ai massimi livelli. Viene richiesto che si attuino misure preventive di distanziamento, come gli ingressi differenziati del personale.

Come riferisce Ansa,it, secondo la sotto segretaria alla Salute Sandra Zampa si sta cercando di non paralizzare il Paese, di seguire un lockdown simile al modello tedesco, ovvero “un lockdown light”.

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