Boom Fintech, una rivoluzione che spaventa i colossi bancari

Quando parliamo di Fintech facciamo riferimento ad un nuovo modo di concepire la finanza tradizionale: si tratta di una vera e propria rivoluzione in atto che sta mettendo in discussione il modo di fare banca.

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Un caso eclatante che merita assoluta menzione è Revolut, che ha segnato un piccolo record in Italia ancorata alle abitudini, alle transazioni con contanti e all’idea che la banca tradizionale sia ancora quella con centinaia di sportelli.

Revolut che in un anno ha visto quintuplicare la propria base utenti: dai 100mila clienti dell’estate 2019 ai 500mila clienti di oggi.

“Quando poco più di un anno fa abbiamo costituito il team italiano, i clienti del Sud Europa erano 700mila, oggi siamo oltre quota 2,3 milioni”

sottolinea Elena Lavezzi, manager del Sud Europa.

“Il Covid non ha fermato la nostra crescita a dimostrazione che siamo riusciti a navigare un evento senza precedenti”.

La stessa manager sottolinea come la pandemia abbia in qualche modo accelerato la transizione dell’Italia verso la cashless society grazie alla spinta agli acquisti online e le transazioni elettroniche.

Oggi Revolut è una realtà finanziaria che ad agosto è entrata anche nel mondo dell’open banking.

Boom Revolut: da start up a modello da imitare per le banche

Se agli esordi Revolut era un partner di viaggio, oggi è una piattaforma finanziaria rivoluzionaria ed innovativa.

Ciò è confermato dalla crescita continua degli utenti giornalieri attivi.

Assai innovativa è l’app per bambini Junior che mira a promuovere le buone abitudini relative alla gestione del denaro fin dalla giovane età.

Grazie alla funzionalità Rewards è possibile accedere a sconti speciali e cashback su diversi brand utilizzando l’Open Banking, la soluzione che consente ai clienti di collegare all’app gli altri conti bancari.

Revolut mira a crescere: ecco i suoi obiettivi

Revolut continuerà a investire sulla crescita aziendale con l’obiettivo di aumentare la base utenti e rafforzare la propria immagine.

Lo stesso founder e Ad di Revolut, Nik Storonsky, sottolinea che

“il core business è già in utile, ma abbiamo deciso di continuare a investire molti soldi sulla crescita dell’azienda.

Adesso non è importante fare profitti. Esattamente come è successo con Amazon”.

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